Alluvione Marche, la Protezione Civile: “Evento che accade ogni mille anni”
L'alluvione che ha colpito le Marche tra il 15 e il 16 settembre è stato un evento meteo eccezionale, al punto "che ha una probabilità di accadimento una volta oltre 1000 anni". Lo ha fatto sapere la Protezione Civile Regionale in merito al rapporto sulla sciagura costata la vista a 12 persone (c'è ancora un disperso) e pubblicato sul sito della Regione Marche.
I tempi di ritorno delle cumulate di pioggia negli intervalli di tempo 3 h e 6h hanno raggiunto valori che si possono definire "fuori scala" rispetto alle metodologie utilizzate, sicuramente superiori a 1000 anni.
"I tempi di ritorno delle cumulate di pioggia negli intervalli di tempo 3 ore e 6 ore hanno raggiunto valori che è possibile definire ‘fuori scala' – scrive la Protezione civile regionale – rispetto alle metodologie utilizzate, sicuramente superiori a 1000 anni".
"Tale fatto è confermato – prosegue – dall'estensione delle aree alluvionate dal fiume che hanno occupato anche terreni deposti come minimo in epoca medioevale".
La Protezione Civile evidenzia poi come le precipitazioni registrate ai pluviometri, essendo puntuali, potrebbero sottostimare i quantitativi areali.
Gli idrometri della rete di monitoraggio installati nei bacini di Misa e Nevola per seguire l'andamento dei livelli idrici, eccettuato quello di Bettolelle, situato a valle della confluenza tra i due fiumi, "sono stati danneggiati o spazzati via" da una improvvisa ondata di piena che ha sormontato i sensori senza dargli neanche il tempo di segnalare l'aumento dei livelli registrati.
Questo ha reso impossibile il monitoraggio strumentale di quanto stava accadendo. In un intervallo di un'ora all'incirca tra le 20:30 e le 2:30 si è in pratica passati da una situazione misurata di pochi centimetri di acqua in alveo, ad una situazione di assenza del dato.