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Alluvione Marche, la procura di Ancona: “Dalla Regione nessuna allerta ai comuni”

Secondo la procura di Ancona non c’è stato alcun avvertimento dalla Regione Marche ai comuni in merito all’alluvione dello scorso 15 settembre. Ritrovato ieri lo zaino di Mattia, il bimbo ancora disperso.
A cura di Chiara Ammendola
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Le strade di Senigallia dopo la piena del fiume Misa
Le strade di Senigallia dopo la piena del fiume Misa

Nessuna allerta dalla Regione Marche ai comuni poco prima del nubifragio che ha provocato l'esondazione del fiume Misa e la morte di 11 persone, mentre sono ancora due i dispersi. È quanto emerge dagli uffici della procura di Ancona che sta indagando per inondazione colposa e omicidio colposo plurimo.

Secondo la procuratrice capo di Ancona Monica Garulli dunque la Regione non ha attivato alcuna allerta poco prima che l'alluvione devastasse il Senigalliese e la provincia di Pesaro e Urbino. “Dal punto di vista della dinamica degli eventi quello che si riscontra in questo momento è che non c'è stato un allerta da parte della Regione Marche nei confronti dei Comuni”, le parole della dottoressa Garulli ai microfoni del Tgr Rai Marche.

I soccorritori durante l'alluvione
I soccorritori durante l'alluvione

I carabinieri hanno acquisito documenti sulla mancata manutenzione dei fiumi che hanno straripato e nei giorni precedenti i forestali hanno sorvolato i letti e gli argini del Misa e del Nevola, oltre ad ascoltare il referente della Protezione Civile delle Marche che si occupa di pubblicare i bollettini meteo: sabato era stata infatti emessa un'allerta gialla, ritenuta insufficiente da molti sindaci che non hanno così potuto comprendere la gravità del fenomeno che poi si è concretizzato.

Secondo la Procura le indagini sono comunque in una fase iniziale e tutte le ipotesi sono in questo momento percorribili: “La principale preoccupazione della Procura è di assicurare fonti di prova che possano essere di ausilio nella ricostruzione dei fatti – ha spiegato Garulli – ci sono acquisizioni documentali, ci sono anche acquisizioni testimoniali, tutto quello che può concorrere a ricostruire esattamente l'evento del 15 settembre”.

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Sul fronte politico proseguono invece le polemiche: dopo il caso dell’assessore alla Protezione Civile Stefano Agresti che ha preso parte a un dibattito prima del disastro, sotto i riflettori c'è anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli (Fdi), accusato di aver presenziato a una cena di partito con Guido Crosetto, prima di presentarsi nella sala operativa della Protezione Civile di Ancona.

Intanto proseguono le ricerche degli ultimi due dispersi: la 56enne Brunella Chiù e Mattia Luconi, 8 anni, strappato dalle braccia della madre dalla furia dell'acqua mentre i due tentavano di mettersi al riparo. Ieri è stato ritrovato lo zainetto scolastico del bimbo: era a quasi 8 chilometri di distanza dal punto in cui Mattia era stato travolto dall'acqua, lungo strada che collega Ripalta di Arcevia a Castelleone di Suasa. Il luogo del ritrovamento potrebbe tuttavia non essere indicativo del punto in cui si potrebbe trovarsi il piccolo.

“La speranza non la lascio mai, anche oggi anche se il tempo non è dei migliori – spiega Tiziano Luconi, padre del piccolo Mattia – spero di ritrovarlo magari svenuto, nascosto perché si è impaurito ed è fuggito da qualche parte, io continuerò sempre, tornerò in quell'inferno ma lo trovo vivo”.

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