Alluvione Emilia Romagna 2023

Alluvione Emilia Romagna, strada ancora bloccata a Fontanelice, i residenti: “Rischiamo evacuazione”

Alcuni residenti di Fontanelice hanno chiesto l’intervento delle autorità in un videoappello per la riapertura della SP33, la strada che collega le province di Bologna e Ravenna. Il sentiero è stato gravemente compromesso dalle alluvioni e dalle forti piogge degli ultimi mesi.
A cura di Gabriella Mazzeo
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le immagini della SP33
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Hanno girato un video per chiedere alle istituzioni il ripristino della SP33 dopo l'alluvione di Fontanelice avvenuta ormai due mesi fa. I titolari di alcune aziende agricole della zona si sono presentati in un videoappello, chiedendo alle autorità di intervenire sulla situazione disastrata delle strade dopo le forti piogge dei mesi scorsi. Le condizioni di degrado sono ben visibili nel video che in breve tempo ha fatto il giro del web. L'idea è venuta ad Alex Colli, titolare dell'azienda agricola e agriturismo La Taverna, che con la partecipazione del fratello Stefano ha radunato altri commercianti pronti a chiedere un intervento davanti alle telecamere.

La strada provinciale 33 collega le province di Bologna e Ravenna attraverso l'Appennino Tosco-Romagnolo. Le sue condizioni disastrose rappresentano un deterrente per il turismo e un rischio per la permanenza dei residenti, che rischiano l'evacuazione. I cittadini, infatti, dovranno abbandonare la zona in caso di piogge, almeno fino a quando la viabilità non sarà ripristinata.

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"Abbiamo aspettato per più di due mesi – hanno raccontato i commerciati in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera – convinti che le istituzioni facessero qualcosa, ma così non è stato. Abbiamo deciso di farci sentire, abbiamo bisogno di risposte concrete e non possiamo più aspettare. Il video è stato girato lunedì, il giorno prima della visita del generale Figliuolo che si occupa dell'emergenza".

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Ai residenti, Figliuolo avrebbe spiegato che al momento non vi sono fondi per la ricostruzione e che il tutto verrà sbloccato a settembre. "Per noi – continuano – sarebbe troppo tardi. Se si aspetta l'autunno, nel caso in cui settembre fosse piovoso, i lavori non potrebbero cominciare e noi saremmo costretti ad evacuare. La strada che utilizziamo adesso ha una pendenza di oltre il 20% e durante l'inverno non è assolutamente percorribile".

"Chiediamo l'inizio dei lavori, anche con una soluzione provvisoria che passi accanto alla provinciale. La nostra è una necessità, abbiamo persone che vanno in azienda per alimentare gli animali e devono poter viaggiare. Ci sono famiglie che devono mandare i bimbi a scuola. Questa è una situazione d'emergenza sulla quale bisogna intervenire. Le istituzioni ci hanno ribadito che i lavori verranno fatti quando ci saranno le risorse, ma nessuno ha parlato di una data di inizio".

"Evacuare porterebbe enormi disagi alle famiglie e alle aziende agricole con gli animali. Non vogliamo rimanere nuovamente isolati. In tanti ci hanno chiamato per mostrarci solidarietà e per mettersi a disposizione. Il nostro video ha portato alla luce anche tante altre situazioni simili alla nostra, di persone che sono messe come noi se non addirittura peggio".

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