Alluvione Emilia Romagna, scende l’allerta meteo, attesa per la visita del presidente Mattarella
Dopo settimane di maltempo e allerte meteo rosse e arancioni la Romagna tira il fiato e per la prima volta è in allerta gialla. Nel frattempo, mentre si continua a liberare case, strade, negozi e fabbriche dal fango, prosegue la conta dei danni e si inizia a pensare alla ricostruzione, che certamente richiederà non poco tempo e molti fondi. Per questo il Presidente della Regione Stefano Bonaccini chiede che venga presto nominato un commissario e che quel ruolo venga affidato a lui: "La scelta del commissario non sia un calcolo elettorale. Dalla Ue ci aspettiamo centinaia di milioni, hanno preso un impegno preciso", ha detto il governatore.
Oltre 9mila interventi dei Vigili del Fuoco
Intanto si continua a spalare. Sono 9.362 gli interventi fatti da inizio emergenza dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco in Emilia Romagna: 4.509 a Ravenna, 2.627 a Forlì Cesena, 1.778 a Bologna, 448 a Rimini. 752 i vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso, 163 sono al lavoro nella provincia di Forlì e 325 in quella di Ravenna, i territori dove permangono le maggiori criticità. A questi vanno aggiunti tutti gli altri interventi di corpi dello Stato e soprattutto delle centinaia di volontari che hanno aiutato la popolazione.
Attesa per la visita di oggi del Capo dello Stato
Oggi nelle zone devastate dall'alluvione arriverà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la cui visita partirà da Modigliana, una delle realtà più piccole ma anche una delle più danneggiate. In mattinata il Capo dello Stato raggiungerà il borgo dell'Appennino forlivese dove lo attenderanno il sindaco e i cittadini, poi raggiungerà Forlì per incontrare i volontari che hanno lavorato nell'emergenza e la giornata si concluderà nel pomeriggio con i sindaci del territorio a Faenza, dove l'acqua del Lamone ha invaso varie zone del centro storico, nella notte tra il 16 e il 17 maggio. Durante la giornata il Capo dello Stato farà però anche altre tappe e incontri con la popolazione: probabilmente Cesena, Lugo e Ravenna. Ieri Mattarella ha annunciato che devolverà la somma legata al Premio Paolo VI alla Comunità Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi nel Riminese, e alle sue case di accoglienza colpite dalle alluvioni.