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Alluvione Emilia Romagna 2023

Alluvione Emilia Romagna, la storia di Gabriele: “Sono sopravvissuto aggrappandomi a un palo”

Gabriele Petti, 62enne di Forlì, martedì scorso è stato travolto da un’ondata ed è riuscito a sopravvivere aggrappandosi a un palo di un distributore di carburante. Stava per mollare la presa quando è stato salvato da un camion dell’esercito.
A cura di Davide Falcioni
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"Ho visto tutta la vita passarmi davanti". A dirlo, intervistato da Fanpage.it, il 62enne di Forlì Gabriele Petti, sopravvissuto in extremis all’alluvione che nei giorni scorsi ha investito l'Emilia Romagna danneggiando gravemente anche la sua casa. Se Gabriele è ancora vivo lo deve a un provvidenziale palo di un distributore di carburante e soprattutto all'intervento degli uomini dell'esercito che l'hanno portato in un luogo sicuro.

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Ma andiamo con ordine: martedì scorso Gabriele era al lavoro quando, intorno alle 19, ha appreso che sarebbe stato chiuso un ponte della città. La situazione a quell'ora sembrava ancora sotto controllo ma l'intensità e la persistenza delle precipitazioni hanno fatto rapidamente salire il livello dell'acqua. "Alle 11 e 30 c'era l'acqua alta. Vedevo la mia macchina di là della strada che galleggiava. Ho pensato: ‘Vado, e la sposto'".

Gabriele non immaginava che quell'incauta decisione gli sarebbe costata molto cara: "Quando ero in mezzo alla via l'acqua era già qui – fa, indicando la vita, poi prosegue -. Arrivato a 10 metri dalla macchina mi è arrivata un'onda da dietro che mi ha colpito alla testa. Mi sono aggrappato al palo della Tamoil. In quel momenti lì ti passa davanti tutta la vita".

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Quelli che sono seguiti sono stati i minuti più lunghi della vita di Gabriele: aggrappato a un palo, al buio e circondato da metri d'acqua ha capito che se nessuno fosse intervenuto per lui sarebbe finita. "Ho mollato la mano destra e mi sono detto: ‘Mi lascio andare, muoio'. Ho pensato anche a mia figlia". La salvezza di Gabriele avrebbe potuto essere una camionetta dei carabinieri, che però non si è accorta di lui. Poi, quando ormai era allo stremo delle forze, è arrivato un camion dell'Esercito.

"Hanno detto ‘Dacci la mano' e mi hanno tirato fuori. Se non fossero passati avrei mollato la presa. E ciao".

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