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Allerta maltempo a Venezia, la marea sfiora i 156 centimetri e allaga tutto il centro storico

Il maltempo a Venezia sta creando numerosi disagi al centro storico, che è stato allagato per il 75 per cento: l’acqua alta ha raggiunto la punta massima di 156 centimetri sul medio mare. Preoccupazione da parte del governatore Luca Zaia: “Siamo preoccupati perché le previsioni meteo confermano una situazione analoga, se non peggiore, a quella che il Veneto ha conosciuto nel 1966 e nel 2010”.
A cura di Ida Artiaco
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Acqua alta a Venezia per il maltempo (Twitter).
Acqua alta a Venezia per il maltempo (Twitter).

Il maltempo che sta flagellando l'Italia nelle ultime ore si è abbattuto con particolare violenza a Venezia, il cui centro storico risulta quasi del tutto allagato. L'acqua alta ha infatti raggiunto la punta massima di 156 centimetri sul medio mare, poco prima delle 15:00. Lo riferisce il Centro previsione maree, che ha sottolineato come stia lentamente scendendo. Il livello attuale è di 154 centimetri. Con queste misure è inondato dall'acqua circa il 75% del suolo cittadino. La polizia municipale ha deciso anche di chiudere l'accesso a Piazza San Marco. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato la dichiarazione dello stato di mobilitazione del Servizio nazionale della protezione civile, accogliendo così la richiesta del presidente della Regione Veneto. Ciò che si vuole evitare è l'incubo dell’alluvione del 1966, quando tutta la regione fu soggetta a estese inondazioni, molte frane e decine di morti.

"Siamo preoccupati perché le previsioni meteo confermano una situazione analoga, se non peggiore, a quella che il Veneto ha conosciuto nel 1966 e nel 2010 – ha scritto su Facebook il governatore Luca Zaia -. Il terreno in molte zone è già saturo d’acqua, i fiumi sono ingrossati e il mare per lo scirocco non riceve. Ricordo che nel 2010 l’alluvione ha colpito 135 comuni veneti e 10.400 famiglie e imprese. La differenza sta nel fatto che ora non ha nevicato ma soprattutto che allora non avevamo le opere che oggi ci sono. Abbiamo messo in sicurezza gli argini dei corsi d’acqua, abbiamo realizzato i bacini di laminazione, come Trissino e Caldogno, e altri ne stiamo realizzando. L’allerta rosso di questi giorni è per noi quindi uno “stress test” per capire se le opere realizzate sono già sufficienti per affrontare situazioni estreme. La squadra della protezione civile regionale si è mossa bene".

Per evitare che il forte vento e le piogge violente rappresentino un pericolo per la vita di studenti e insegnanti, il comune di Venezia ha deciso di tenere chiuse le scuole di ogni ordine e grado anche domani, martedì 30 ottobre. Lo stesso provvedimento è stato adottato dalle altre maggiori città venete, in particolare Rovigo, Treviso, Belluno, Padova, dove resterà chiusa anche l'Università, Vicenza e le rispettive province. In tutto il Nord Est sono previsti dai 300 ai 400 litri di acqua per metro quadrato: in tre giorni si attende cioè la pioggia che solitamente cade in tre mesi.

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