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L'omicidio di Chiara Ugolini a Verona

Allenatrice, sportiva e amante dei viaggi: chi era Chiara Ugolini, la 27enne uccisa in casa a Verona

Allenatrice, sportiva e amante dei viaggi: Chiara Ugolini, giovane di 27 anni trovata senza vita nella sua abitazione nel Veronese dal fidanzato, era una ragazza solare e mai diffidente. Secondo le prime indiscrezioni, il vicino di casa e presunto killer si sarebbe introdotto in casa della pallavolista con una scusa. Una caduta, forse non accidentale, avrebbe provocato il decesso.
A cura di Gabriella Mazzeo
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La passione per i bambini, per i viaggi e per lo sport. Chiara Ugolini, 27 anni,  si era laureata all'Università di Padova e da poco si era trasferita da Fumane per vivere insieme al fidanzato Daniel. Lavorava in uno dei locali di proprietà del padre del fidanzato, in attesa di trovare un lavoro più stabile. Gli amici la descrivono come una ragazza solare innamorata della vita, come solo a 27 anni si può essere. Nel 2019 era partita per l'Africa insieme a un'amica e anche qui, come era solita fare in tutti i suoi viaggi, aveva fatto amicizia con i bimbi del posto. Lo testimoniano anche le foto postate sul suo profilo Instagram. Sorrideva, così come in tutte le altre immagini da lei pubblicate. Durante i suoi 27 anni aveva giocato a pallavolo prima da giocatrice e poi da allenatrice per i bambini più piccoli. Sul sito della Volley Palazzolo posa insieme alla squadra di più piccoli per il torneo 2016-2017. Era difficile che la giovane potesse dimostrarsi diffidente nei confronti di qualcuno: la sua incredibile apertura verso il mondo la portava continuamente a cercare di conoscere persone e realtà nuove.

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Dopo la laurea, aveva deciso di iniziare la convivenza con il ragazzo. La giovane era tornata a casa dal lavoro per riposarsi. Sul luogo del delitto non risulterebbero segni di effrazione, eppure non è ancora chiaro come l'assassino sia entrato in casa. La ferita alla testa che ha causato la morte della 27enne sarebbe stata causata da una caduta. Forse cercava di fuggire, oppure è stata spinta dallo stesso intruso. In entrambi i casi, la vista del sangue avrebbe messo in fuga il killer, che è stato fermato all'altezza di Firenze intorno alle 22.30 in sella alla sua moto.Secondo gli inquirenti, il vicino di casa potrebbe essersi introdotto nell'abitazione con una scusa. I due non si conoscevano e non avevano mai avuto alcun rapporto prima se non quelli di vicinato.

Chiara si faceva voler bene in fretta, dicono le persone che la conoscevano. In breve tempo era diventata parte integrante del comune della Valpolicella. A renderla nota anche il suo lavoro all'interno del negozio di abbigliamento di proprietà del fidanzato. Il suo animo estroverso l'aveva portata ad essere un vero e proprio punto di riferimento per il pubblico della piccola attività commerciale nel veronese.

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