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Alle studentesse diceva: “Sei la mia piccola pornostar”, prof di religione condannato a due anni di carcere

È stato condannato a due anni di carcere l’insegnante di religione di un liceo di Torino processato con l’accusa di aver molestato alcune allieve. Al docente è stata concessa la sospensione condizionale, subordinata alla frequentazione di un programma di recupero. Per anni l’uomo avrebbe allungato le mani sulle studentesse e rivolto loro frasi volgari.
A cura di Eleonora Panseri
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È stato condannato a due anni di carcere dal tribunale di Torino l'insegnante di religione di un liceo processato con l'accusa di aver molestato alcune allieve. Al docente è stata anche concessa la sospensione condizionale della pena subordinata però alla frequentazione di un programma di recupero.

La Procura aveva chiesto la derubricazione del reato a molestie, ma i giudici del tribunale hanno riconosciuto la violenza sessuale, sia pure in un'ipotesi lieve. Alle quattro studentesse che si sono costituite parte civile è stata riconosciuta una provvisionale di 2mila euro per ciascuna.

Concetta Cagia, una dei legali di parte civile, ha commentato l'esito del processo parlando di sentenza "esemplare", in quanto "deve educare a comportarsi in modo adeguato al proprio ruolo". Il docente è stato difeso dagli avvocati Stefano Caniglia e Francesca Peyron.

L'accusa di molestie e la denuncia delle studentesse

La vicenda emerse quando le studentesse si rivolsero alla dirigente scolastica denunciando il comportamento inappropriato dell'insegnante. I fatti contestati risalivano ad alcuni anni prima, fra il 2018 e il 2021, quando l’uomo era prof di religione delle presunte vittime in un noto liceo torinese.

Secondo le studentesse, per anni l’uomo avrebbe adottato comportamenti fuori dalle regole, rivolgendosi alle ragazze con frasi volgari, spinte e chiaramente a sfondo sessuale. Il professore, un uomo di oltre 50 anni, avrebbe non solo continuamente rivolto alle alunne apprezzamenti sul loro aspetto fisico, arrivando a frasi fuori luogo per il suo ruolo e lo scenario in cui sarebbero state espresse, ma avrebbe anche accarezzato e toccato in modo ambiguo le ragazze.

“Come sei bella”, “Tu, con il décolleté molto bello”: sarebbero state queste alcune frasi ricorrenti, secondo l’accusa, ma anche “Sei la mia piccola pornostar”. Le molestie si sarebbero svolte anche durante la didattica a distanza per la pandemia.

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