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Allarme suicidi, Unicef: “Problemi mentali tra le prime cause nei giovani, 46mila vittime ogni anno”

In occasione della giornata mondiale dedicata alla salute mentale, Unicef pone attenzione sul tema e fa sapere che sono 46mila ogni anno i giovanissimi che decidono di togliersi la vita a causa di problemi psichici. Gli esperti: “Disturbi mentali supereranno le patologie cardiovascolari entro il 2030”.
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In tutto il mondo oggi, 10 ottobre 2023, si celebra la giornata dedicata alla salute mentale (World Health Mental Day), il cui scopo è quello diffondere consapevolezza circa i problemi inerenti al benessere psichico. In quest'occasione l‘Unicef ha puntato i riflettori sull'argomento facendo presente quanto il fenomeno dei suicidi dovuti a problemi mentali si stia dilagando.

La principale organizzazione globale che nasce a tutela dell'infanzia ha ricordato che a livello globale, più di un adolescente su sette, in un'età compresa tra i 15 e 19 anni, convive con un problema medicalmente riconosciuto legato alla salute mentale.

Ma questo non è l'unico dato preoccupante, tra le ottocentomila persone che muoiono ogni anno per suicidio, la maggior parte di esse sono giovanissimi. Sempre Unicef fa sapere che i problemi legati alla salute psichica si posizionano al quarto posto in classifica tra le principali cause.

Nel complesso, sono quasi quarantaseimila gli adolescenti che decidono di togliersi la vita all'anno, più di uno ogni undici minuti. Concretamente, per contrastare l'aumento di questo disagio tra i giovani, l'organizzazione ha attivato diverse iniziative.

In primis ha sostenuto la nuova pubblicazione "Parliamo di salute mentale e benessere psicosociale" rivolta sia ai bambini che ai giovani di ogni età che si offre di spiegare cosa siano salute mentale e benessere psicosociale. Ma non solo, ha offerto loro anche domande, spunti e consigli pratici su come gestire il problema dal momento in cui si manifesta fino alle modalità di approccio e sostegno.

Gli esperti inoltre hanno dichiarato che la prevalenza dei disturbi mentali sta superando quella delle patologie cardiovascolari, depressione e altre patologie psichiche saranno tra le più diffuse al mondo già prima del 2030.

A far luce su questo preoccupante aspetto è stata la presidente Sip (Società italiana psichiatria) Emi Biondi che ha detto: "In questo momento è in atto una policrisi, in cui pandemia e guerra, inflazione e turbolenze sociali stanno facendo da detonatore al disagio mentale, ma nonostante ciò le risorse a disposizione dei Servizi di Salute Mentale pubblici sono in continuo calo. Anche i Dipartimenti di Salute Mentale sono diminuiti, dai 183 del 2015 ai 141 del 2020".

Anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci si è espresso in merito, dichiarando: "La situazione è critica, bisogna garantire in Italia la tenuta del sistema della salute mentale, e a questo obiettivo stiamo rivolgendo il massimo impegno. In questa direzione si collocano i lavori del tavolo tecnico che abbiamo istituito al ministero".

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