Allarme salmonella in due dolcetti, l’allerta del Ministero della Salute: “Non mangiateli”
Il Ministero della Salute ha pubblicato due nuovi richiami alimentari sul suo portale dedicato agli “Avvisi di sicurezza e ai Ritiri di prodotti alimentari da parte degli operatori”. L'allerta riguarda due dolcetti distribuito in monoporzione per possibile rischio microbiologico. Le notifiche ufficiali parlano di una ‘sospetta contaminazione da Salmonella‘. I prodotti in questione sono venduti in master box contenenti 3 astucci da 9 pezzi.
Si tratta dei lotti 24165, 24267, 24283, 24305, 24309, 24310, 24123 e 24113 di monoporzione tartellette ai frutti di bosco e dei lotti 24206, 24249, 24312, 24163, 24260, 24278, 24313, 24316 e 24317 di monoporzione delizie al limone. I dolci richiamati sono prodotti dall’azienda Sweet Creams Srl, con stabilimento attivo a Bellizzi, nella provincia autonoma di Salerno. Nell'avviso non è presente alcuna indicazione in merito alla data di scadenza o termine minimo di conservazione.
La Salmonella è il batterio responsabile di un'infezione intestinale chiamata salmonellosi. I sintomi e le possibili complicanze possono variare per intensità e, di solito, si presentano tra le 6 e le 72 ore dopo il contatto con il batterio. Tra i disturbi più comuni si riscontrano diarrea, crampi addominali, nausea, vomito, febbre, cefalea e disidratazione.
Tra gli ultimi richiami alimentari diffusi sul sito del Ministero della Salute sono da segnalare quello delle uova fresche dell’Azienda Agricola Formenti Pierluigi sempre per rischio salmonella. e quello dei supermercati Il Gigante, in via precauzionale, relativo ad un lotto di pomodoro in pezzi “La Polpadoro” a marchio Casar per il possibile rischio di contaminazione con frammenti indesiderati. In precedenza è toccato ad un formaggio a pasta molle prodotto con latte crudo e ripieno con crema di arancia e mandorle, ‘Grace’, a marchio Degust; e ancora prima c'era stato il richiamo delle vongole sgusciate distribuite da Nuova Eurogel Sud SRL a causa della possibile presenza di Acido Perfluoroottanoico (PFOA) in concentrazioni superiori ai limiti di legge.