Allarme mozzarella blu: nuovo caso in una scuola elementare di Genova
Quando venne registrato il primo caso l'hanno definita il "formaggio dei puffi", la famigerata mozzarella blu che ha provocato orrore e panico nelle case di tanti italiani. A giugno del 2010 finì sotto accusa un'azienda tedesca, la Milchwerk Jager Gmbh & Co, che riforniva diversi marchi: Land, Lovilio, Monteverdi, Fattorie Toresina e Malga Paradiso i quali a loro volta venivano distribuiti nei discount del Belpaese. Oltre al danno della mozzarella blu, si scoprì la beffa: una larga parte del formaggio fresco venduto in Italia, che conta tra i suoi prodotti a marchio DOP in primis la mozzarella di bufala campana, non veniva prodotto con latte italiano, tutt'altro.
Adesso la mozzarella blu torna di nuovo all'attenzione della cronaca per un nuovo caso registrato a Genova ieri, il quinto nella città ligure da quando è cominciato l'allarme. Stavolta a scovare i latticini blu sono state le maestre della scuola elementare di Brignole Sale che hanno immediatamente bloccato la mensa e segnalato l'accaduto, richiedendo controlli. La Commissione delle Mense del comune ha commentato l'avvenimento rassicurando le maestre e affermando che probabilmente il responsabile del colore blu della mozzarella è un lievito o una muffa, non dannoso per la salute; ad ogni modo si attendono i controlli dell'Asl.
Dalle indagini partite a giugno è venuto fuori che il caratteristico colore blu delle mozzarelle contaminate, è dovuto alla presenza di pseudomonas fluorescens, un batterio che si sviluppa in condizioni igieniche precarie. In particolare, pare che il batterio proliferi non appena la mozzarella entri in contatto con l'ossigeno, quindi a busta aperta. Il caso getta pesanti ombre sui controlli degli addetti alla sicurezza dei cibi distribuiti nei punti vendita del nostro paese; di giorno in giorno il consumatore è sempre più solo come conferma anche la cancellazione della legge 283 sulla Tutela degli alimenti.