Allarme Covid in Veneto: ora anche Zaia chiede la zona rossa nazionale per Natale
Mentre il governo valuta ulteriori misure restrittive per le feste di Natale, per evitare un nuovo incremento dei casi di Coronavirus ora che la curva epidemiologica va lentamente raffreddandosi, arriva una richiesta ben precisa anche dai governatori delle Regioni. In particolare, da Luca Zaia: il presidente del Veneto, che al momento è il territorio più colpito dalla pandemia per incremento giornaliero di contagi, ha infatti proposto di rendere tutta l'Italia zona rossa nei giorni da Natale all'Epifania. In questo periodo, avrebbe detto Zaia nel corso del vertice tra Regioni ed esecutivo, servono restrizioni massime, e "se non le fa il governo le facciamo noi".
Le Regioni d'accordo con la proposta di Zaia
Diverse le regioni che si sarebbero dette favorevoli. Tra l'altro, tra gli intervenuti a sostegno di maggiori restrizioni, il Lazio, Friuli Venezia Giulia, Molise e Marche. Ma, sempre a quanto si apprende, la posizione di Zaia sarebbe condivisa anche dai ministri Boccia e Speranza. Anche Franceschini sarebbe d'accordo a seguire una linea dura durante le festività, un vero e proprio lockdown che possa fermare l'escalation del virus. "È tempo di scelte rigorose di governo e parlamento – ha commentato il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo – solo regole più restrittive potranno evitare una terza ondata di contagi. Per noi che abbiamo responsabilità istituzionali è un dovere intervenire oggi senza esitazioni per salvare vite umane domani". Un intervento rilanciato sui social dal segretario dem Nicola Zingaretti. Ma per sapere quale sarà la decisione del governo bisognerà aspettare ancora qualche ora.
In Veneto record di casi e di decessi
La preoccupazione per una nuova ondata di contagi è alta, in particolare in Veneto: la regione, che si trova in zona gialla, sta registrando in questi giorni record di nuovi casi ma anche di decessi, diventando prima in Italia per incremento giornaliero di infezioni. Con i suoi 165 morti, da sola ha avuto un quinto delle 846 vittime segnalate ieri in Italia. "Il Veneto è l'unica regione in cui la strategia dei 21 parametri non sta funzionando, perché da noi le restrizioni non ci sono state, e siamo partiti da un livello di contagi abbastanza alto", ha provato a spiegare l'immunologa Antonella Viola. Sempre ieri, Gianni Rezza, del Ministero della Salute, aveva sottolineato il tasso di positività a livello regionale è sul 18%. "C'è forte pressione ospedaliera", ha infine aggiunto Zaia nel corso della conferenza stampa di oggi.