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Alla festa della polizia locale cucinano detenuti, dissenteria per i vigili: “Non è stata una goliardata”


Il pranzo era stato programmato in un ristorante che è anche progetto sociale di recupero dei detenuti denominato “Gattabuia”. L’Ispezione dei Nas ha trovato due boccette di lassativo su un davanzale della cucina. “Non è stata una goliardata” sostiene la polizia locale di Verbania ma il Ristorante replica: “Le indagini non hanno evidenziato alcuna correlazione”
A cura di Antonio Palma
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Doveva essere un momento conviviale per celebrare il patrono della polizia locale ma il pranzo annuale a cui erano invitati agenti e autorità politiche locali a Verbania si è trasformato in giallo. Molti poliziotti infatti hanno accusato malori e dissenteria nelle ore successive scatenando sospetti su un possibile gesto volontario in cucina.

L’evento infatti era stato allestito alla Mensa-Ristorante Sociale di "Villa Olimpia", un progetto sociale di recupero dei detenuti denominato “Gattabuia” dove si può pranzare dal lunedì al sabato e che coinvolge sia ex carcerati sia persone in cella ma col permesso di lavoro. Visto che i malori hanno colpito esclusivamente gli agenti, è nato subito il sospetto che qualcuno possa aver approfittato della situazione per intossicare le pietanze.

Come spiega La Stampa, in particolare il sospetto è andato sulla seconda pietanza servita lunedì scorso ai tavoli della festa che vedeva la presenza di agenti, sindaci e assessori dei comuni del Verbano-Cusio-Ossola e del Novarese: lo spezzatino. Solo coloro che lo hanno consumato infatti si son sentiti male con episodi di dissenteria diffusi. Il pranzo ha provocato effetti in 28 ospiti ma nessun altro ospite del ristorante seduto ad altri tavoli si è sentito male.

Polizia locale e sindaco:  “Non è stata una goliardata, gesto vile"

È partita così una segnalazione ai carabinieri che hanno fatto partire un'ispezione dei Nas nel locale. Dai controlli nelle cucine del locale sono emerse così due boccette di lassativo vuote per metà, appoggiate sul davanzale esterno della finestra di un locale di servizio. Un rinvenimento che ha rafforzato i sospetti. “Non è stata una goliardata: si deve riflettere prima di rischiare di fare del male a qualcuno. Al tavolo c'erano anche persone fragili, avanti con l'età e con problemi di salute" ha dichiarato infatti  il comandante della polizia locale di Verbania, Andrea Cabassa.

“Quanto avvenuto non solo non può ripetersi ma deve trovare una giustizia pronta, come siamo certi avverrà. Anche il ristorante desidera esprimere il proprio più profondo dispiacere per il disagio vissuto dagli agenti e dai loro ospiti" ha aggiunto il Sindaco parlando di gesto vile.

Il ristorante: "Le indagini non hanno evidenziato alcuna correlazione"

“A seguito dell'accaduto, abbiamo collaborato pienamente con le autorità competenti, in particolare con i Nas, al fine di chiarire ogni aspetto della vicenda. Le indagini sin qui svolte non hanno evidenziato alcuna correlazione tra l'episodio e le procedure operative del nostro ristorante” spiegano dal locale, aggiungendo: “Abbiamo immediatamente richiesto al nostro fornitore la verifica della qualità di tutte le materie prime utilizzate, con particolare attenzione a quelle impiegate durante il pranzo in questione. Il fornitore, dimostrando la professionalità di sempre, ha avviato con solerzia una procedura di verifica interna ancora in itinere. Se delle responsabilità ci sono state, ci impegniamo ad assumercele".

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