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Alitalia- Cai raggiunge l’accordo sugli esuberi con i sindacati

La compagnia aerea Alitalia- Cai raggiunge l’accordo sugli esuberi con i sindacati: 1.100 lavoratori entreranno in cassa integrazione.
A cura di Fernanda Pica
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alitalia-cai raggiunge l'accordo con i sindacati

Dopo un periodo di proteste e di scioperi da parte dei lavoratori di Alitalia, la compagnia aerea e le organizzazioni sindacali hanno raggiunto nelle ultime ore un'intesa sulla questione esuberi, dopo ben quattro mesi di trattative. Secondo l'accordo, nell'arco di sette anni, 700 lavoratori di Alitalia- Cae saranno prima messi in cassa integrazione e successivamente passeranno in mobilità. Gli ex dipendenti di Alitalia saranno però ripagati, durante questo periodo, con l'80 per cento dello stipendio e a proposito, il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi ha commentato: "Noi siamo pronti a pagare con ammortizzatori sociali, in quel caso molto generosi".

Il 90 per cento dei 700 dipendenti che usciranno dalla società volontariamente sono addetti al servizio di terra degli aeroporti di Roma Ciampino e Fiumicino. Il 10 per cento invece, dovrebbe riguardare altre figure professionali. Contemporaneamente proseguono le cosiddette "esternalizzazioni", che consistono nel passaggio di circa 400 addetti di terra degli aeroporti dove opera Alitalia ad altre compagnie aeree. In questo modo, Cai ha tagliato all'incirca 1.100 dipendenti in esubero.

Ma da parte loro, con questa intesa, i sindacati hanno ottenuto il rientro in azienda di circa un centinaio di addetti in cig, alcuni precari storici, e l'assunzione di 550 nuovi lavoratori part time tra gli assistenti di volo. "Quando si parla di cassa integrazione è sempre doloroso ma questa è meno dolorosa, perché è su base volontaria", afferma il segretario nazionale della Uiltrasporti, Marco Veneziani, che aggiunge: "Abbiamo ottenuto la riassunzione di quasi tutti gli assistenti di volo in cig e la stabilizzazione di oltre 100 lavoratori di terra". E anche l'amministratore delegato di Alitalia esprime la sua soddisfazione per il raggiungimento dell'intesa: "É stata un'operazione conclusa nel migliore dei modi, senza ansie e senza conflitti. Come, invece, era nella tradizione della vecchia compagnia di bandiera", e aggiunge che questo accordo "chiude, di fatto, un percorso iniziato alla fine del 2008 con l'avvio dell'operazione Cai-Alitalia, e ripaga i dipendenti, ma anche i sindacati e l'azienda, del durissimo lavoro svolto per tenere in buona posizione il marchio Alitalia. Oggi possiamo voltare pagina e pensare a crescere lasciando alle spalle questi due anni di passaggio delle consegne e di integrazione tra Air One e Alitalia". Riguardo le prospettive future dell'azienda, Sabelli auspica di arrivare al pareggio operativo entro la fine di quest'anno, sempre che il prezzo del greggio non superi la quota di 120 dollari.

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