Alimenti sequestrati in Campania: cibo conservato tra sporcizia e insetti
139 locali ispezionati e 91 casi di irregolarità. Vale a dire circa il 65% degli esercizi passati in rassegna dai Nas di Napoli, Salerno e Caserta. L'operazione ha portato ad un maxisequestro di 36 tonnellate di cibo spesso invaso da parassiti, di cui 6 sono prodotti ittici. 2 milioni di euro è il valore complessivo delle merci sequestrate, a cui vanno aggiunte 90 tonnellate di prodotti fitosanitari. A Napoli le forze dell'ordine hanno trovato in un impianto di lavorazione e vendita grandi quantità di pesce azzurro conservato in congelatori sporchi, con acqua stagnante che attirava insetti. Lo stoccafisso, invece, era in fase di essiccazione in un locale non autorizzato, né idoneo.
Tra i 91 edifici irregolari sono state segnalate 110 violazioni di cui 33 penali e sanzioni amministrative dal valore complessivo di 55000 euro. 36 strutture sono state chiuse e sequestrate. Secondo la lettura di Coldiretti dei dati Ismea, gli acquisti familiari di pesce fresco sono calati del 16% rispetto all'anno scorso, una flessione che rispecchia anche la scelta del 6,3% delle famiglie non acquistare più questi alimenti, nonostante non si registri un aumento significativo dei prezzi. Secondo la confederazione si tratta di una conseguenza della sfiducia dei consumatori rispetto alla freschezza dei prodotti. La conseguenza inevitabile di questo calo dei consumi è una riduzione di 18000 posti di lavoro nel settore e del 35% delle imbarcazioni negli ultimi 30 anni.
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