Alika morto per schiacciamento e soffocato, i risultati dell’autopsia sull’uomo ucciso a Civitanova
Akila Ogorchukwu sarebbe morto per schiacciamento del corpo da cui sarebbe derivato anche un soffocamento, sono questi i primi risultati preliminari dell'autopsia sul corpo del 39enne aggredito e ucciso in strada a Civitanova Marche da Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo.
Si tratta di esami post mortem sul corpo della vittima disposti dalla magistratura e fondamentali ai fini investigativi e processuali per delineare quanto accaduto precisamente venerdì pomeriggio nel centro di Civitanova.
L'esame è stato condotto oggi, martedì 2 agosto, all’obitorio dell’ospedale di Civitanova dal medico legale Ilaria De Vitis, incaricato dalla Procura marchigiana, alla presenza della consulente di parte della famiglia della vittima.
L'esame è stato preceduto dal riconoscimento della salma fatto dalla moglie, Charity Oriachi. La vedova ha voluto vedere il marito per l'ultima volta. "Un momento straziante, di profonda disperazione" ha rivelato l'avvocato Francesco Mantella. Ad accompagnarla nella saletta per il riconoscimento c'erano il fratello e una donna, pastore della comunità nigeriana che l'hanno dovuta sorreggere.
Le operazioni sul corpo di Ogorchukwu all’interno delle sale dell’obitorio sono andate avanti per circa tre ore e mezzo. Secondo quanto trapela dai primi dati dell'autopsia sul corpo dell'ambulante nigeriano, le ferite sarebbero compatibili con lo schiacciamento del corpo, da cui sarebbe probabilmente scaturito anche un soffocamento, come del resto è visibile nel terribili immagini riprese in alcuni video che hanno immortalato la terribile aggressione mortale.
Non è ancora chiaro però se lo schiacciamento abbia causato traumi di organi vitali decisivi per il decesso. "Sono stati fatti prelievi per successive indagini. Serviranno ulteriori prelievi ed esami istologici" ha dichiarato il medico legale all'uscita dall’obitorio.
"Le indagini proseguono con esami istologici, l'esame della stesura finale e ogni approfondimento del caso", ha confermato Francesca Tombesi, consulente della famiglia di Alika. Non cè ancora una data per la nuova convocazione delle parti.
Secondo oggi inquirenti Alika Ogorchukwu è stato ucciso in pochi minuti dal 32enne operaio di origine salernitana che lo avrebbe rincorso braccandolo e strappandogli la stampella con cui ha iniziato a picchiarlo, poi lo ha atterrato e schiacciato col suo peso.
Filippo Ferlazzo intanto resta in carcere. Per il gip di Macerata Claudio Bonifazi che ne ha disposto la custodia in carcere, infatti, si tratta di un soggetto "violento e con elevata pericolosità sociale". Inoltre contro di lui vi sono "evidenti gravi indizi di colpevolezza".