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Omicidio di Alice Scagni a Genova

Alice Scagni, l’audio dell’ultima telefonata di Alberto al padre: “Sai dove si trova tua figlia?”

“Voglio i soldi per mangiare, sai dove si trova tua figlia questa sera?”. Inizia così l’ultima telefonata di Alberto Scagni al padre che, preoccupato per l’incolumità di Alice, decide di chiamare il 112.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Alberto e Alice Scagni (foto dal profilo Facebook di Alberto Scagni)
Alberto e Alice Scagni (foto dal profilo Facebook di Alberto Scagni)
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"E allora? Voglio i soldi per mangiare!". Inizia così l'ultima telefonata che Alberto Scagni ha fatto a suo padre il primo maggio di quest'anno, il giorno in cui il 42enne ha ucciso la sorella Alice.

"Io sono un uomo a differenza di 7 miliardi di persone che respirano la stessa aria che respiro io" continua Scagni dietro la cornetta.

La conversazione continua con decine di insulti rivolti al padre. Poi il 42enne si riferisce al genero, Gianluca Calzona, e a sua sorella. "Stasera Gianluca e tua figlia sai dove sono?" chiede urlando al padre più di una volta.

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Negli audio pubblicati in esclusiva dal quotidiano La Repubblica, l'uomo è profondamente scosso e decide di allertare il 112. Quando chiama le forze dell'ordine, spiega di essere preoccupato per l'incolumità di sua figlia e del genero.

La polizia che raccoglie la sua telefonata non ritiene però vi sia un pericolo imminente. 

Alle 22 di quel giorno la 34enne è stata massacrata a coltellate sotto casa dal fratello, a Genova. Il killer è stato arrestato poche ore dopo: al momento del fermo alcune delle evidenze contro di lui sono pubbliche da ore sulle sue pagine social.

Il 42enne infatti aveva già postato alcune foto con l'arma del delitto sullo sfondo.

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La tragedia si è trasformata in un duro confronto tra i genitori di Alberto e Alice e le autorità: i coniugi Scagni ritengono che lo Stato non abbia preso seriamente gli allarmi da loro lanciati. Antonella Zarri, madre della 34enne massacrata circa 3 mesi fa ha puntato il dito contro i poliziotti.

"Quando ho chiesto disperatamente di tenere sotto controllo Alberto, loro mi hanno risposto: "Signora, non facciamola tragica". Poi mi hanno detto che non c'erano volanti da mandare sotto casa nostra e quella di Alice".

I genitori dei due fratelli si sono affidati all'avvocato Fabio Anselmo, già legale di Ilaria Cucchi e dei genitori di Federico Aldrovandi.

"La Procura – ha spiegato Anselmo in una recente intervista – ci impedisce di entrare nel procedimento sulle omissioni. Mi chiedo: è possibile che si premuri di dire ai giornalisti che esiste un'indagine su quanto non è stato fatto prima dell'omicidio, ma che poi di fatto usi ogni mezzo per tenere fuori dagli accertamenti i genitori della vittima?".

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