Alice Neri, si cerca Ignoto 1: è suo il dna trovato sulla spallina del reggiseno della vittima
Se il dna trovato sulla tanica con il liquido infiammabile utilizzato per bruciare l'auto è compatibile con quello di Mohamed Gaaloul, è ancora ignoto a chi appartenga un altro profilo genetico che potrebbe portare a una svolta nelle indagini sull'omicidio di Alice Neri.
La giovane mamma emiliana fu trovata morta carbonizzata all'interno della sua macchina nelle campagne di Concordia lo scorso novembre. Sulla spallina del suo reggiseno, repertato dai carabinieri subito dopo il rinvenimento della vettura, sono stati trovati due dna, uno dei quali apparterrebbe ad un militare che ha partecipato all'operazione. Ma il secondo non sarebbe compatibile con nessuno dei tre indagati.
E cioè, il marito della donna, Nicholas Negrini; Marco Cuccui, il collega di Alice che trascorse la serata, fino alle 3.30 del mattino insieme a lei allo Smart Cafè di Concordia e Mohamed Gaaloul, il 29enne principale sospettato del delitto, attualmente in carcere con le accuse di omicidio e distruzione di cadavere.
Dunque, le domande a cui dare risposta sono ancora molte. Per questo verranno richiesti nuovi accertamenti. La difesa del marito della vittima chiederà che il secondo dna isolato venga analizzato per capire di chi sia la paternità. "Il dna non appartiene agli attuali tre indagati – ha dichiarato la consulente di Negrini, la criminalista Katia Sartori, come riporta Il Resto del Carlino – si tratta di un dna ‘buono’ che si presta a future comparazioni, essendosi già prestato ad altre che hanno escluso al momento gli attuali tre indagati".
Secondo Sartori, "è indispensabile chiedere ulteriori accertamenti perché è impensabile procedere in questa vicenda senza chiarire questo aspetto. Troviamo un dna sulla spallina di un reggiseno trovato a undici metri dall’auto data alle fiamme e che verosimilmente ci restituisce un dato importante: che la vittima potrebbe essere stata aggredita e successivamente uccisa".
Ma ulteriori accertamenti sono stati chiesti anche sul dna trovato sulla tanica di liquido infiammabile rinvenuta nei pressi dell'auto di Alice. Secondo alcuni amici, Gaaloul l'avrebbe usata per appiccare il fuoco durante una grigliata organizzata nei primi giorni di novembre. Ma il dna del 29enne è stato riscontrato anche su una sigaretta elettronica trovata sempre sul luogo del rogo. Nei prossimi giorni i consulenti depositeranno i risultati delle analisi effettuate.