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L'omicidio di Alice Neri

Alice Neri, rinviata udienza al riesame per Mohamed Gaaloul: “Più tempo per visionare le immagini”

È stata rinviata al 3 febbraio prossimo l’udienza al tribunale del Riesame di Bologna a carico di Mohamed Gaaloul, attualmente principale sospettato per la morte di Alice Neri. Il suo difensore ha chiesto più tempo per esaminare gli atti dell’inchiesta dei carabinieri.
A cura di Ida Artiaco
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Alice Neri e Mohamed Gaaloul.
Alice Neri e Mohamed Gaaloul.
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Continuano le indagini sulla morte di Alice Neri, la mamma 32enne trovata carbonizzata in auto nelle campagne di Concordia, nel Modenese, lo scorso novembre.

Ieri è stata rinviata l'udienza al tribunale riesame di Bologna a carico di Mohamed Gaaloul, il 29enne considerato al momento il principale sospettato del delitto, dopo che gli investigatori hanno trovato a suo carico "prove pesantissime".  Inizialmente l’udienza si sarebbe dovuta celebrare oggi, martedì 24 gennaio, ma poi è stato deciso il rinvio di dieci giorni su richiesta della difesa dell’uomo.

L'avvocato Roberto Ghini ha infatti chiesto uno slittamento dell'udienza per poter avere più tempo a disposizione nel consultare gli atti dell'inchiesta dei carabinieri. Il riferimento è in particolare alle immagini video, ottenute dalle telecamere di sorveglianza della zona, che avrebbero ripreso Gaaoul nelle ore precedenti al delitto e che il difensore ha chiesto di esaminare.

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Al centro dell'udienza, che si terrà il prossimo 3 febbraio, ci sarà dunque la richiesta di scarcerazione del 29enne, che continua a dichiararsi innocente, attualmente detenuto nel carcere di Sant'Anna di Modena.

Tante restano le domande a cui gli inquirenti stanno cercando di dare risposta relative allo scorso 18 novembre, quando Alice è scomparsa dopo aver trascorso la serata allo Smart Cafè di Concordia e poi è stata ritrovata cadavere nell'auto carbonizzata.

In particolare, l'ultimo mistero riguarderebbe una macchina, precisamente una Alfa Romeo Mito, che era dietro la sua la notte della scomparsa, poche ore prima che venisse ritrovata senza vita.

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Altro elemento che è emerso nelle scorse settimane riguarda una meta digitata sul navigatore di Alice sempre la notte in cui è scomparsa: avrebbe indicato una destinazione nel Mantovano, dove vive il fratello di Mohamed Gaaloul, che secondo gli inquirenti sarebbe l'ultimo ad averla vista viva dopo averla incontrata il 17 novembre nel cortile dello Smart Cafè.

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