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L'omicidio di Alice Neri

“Alice Neri positiva a alcol e cocaina”: i risultati degli esami tossicologici sui resti della 32enne

Secondo quanto emerso dagli esami tossicologici effettuati sui resti di Alice Neri, la mamma 32enne risultava positiva ad alcol e droga la notte in cui è morta. Ma non è possibile stabilire quanto abbia assunto le sostanza.
A cura di Ida Artiaco
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Alice Neri
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Alice Neri era positiva ad alcol e droga. È quanto emerge dai risultati degli esami tossicologici che rendono ancora più fitto il mistero sulla morte della 32enne, trovata carbonizzata in auto nelle campagne di Concordia, nel Modenese, lo scorso novembre.

Le analisi, come riporta Il Resto del Carlino, sono effettuate sui pochissimi campioni di tessuto della giovane mamma. Ma non è possibile stabilire se Alice avesse assunto le sostanze la sera stessa della scomparsa prima di essere uccisa. In altre parole, la conferma dell'assunzione di alcol e cocaina non restituisce alcuna verità nell’ambito di un presunto femminicidio ma potrebbe portare a nuove piste investigative.

Al momento, il principale sospettato per la morte di Alice Neri resta il 29enne Mohamed Gaaloul, a carico del quale ci sarebbero "prove pesantissime" e che sarebbe stato l'ultimo a vedere in vita la donna.

Il ragazzo ha ammesso di essere salito a bordo dell’auto della vittima dopo aver accettato un passaggio a casa, il 18 novembre scorso, all'esterno dello Smart Cafè. Le telecamere di sorveglianza li hanno immortalati insieme intorno alle 3.30 di quella notte. Ma nessuno sa se tra quest'ora e le 5.15 Alice possa aver incontrato altre persone, che possano aver avuto un ruolo nella tragedia.

Per questo, al vaglio degli inquirenti ci sarebbero anche i movimenti di due automobili riprese sempre dalle telecamere di videosorveglianza nei pressi di via Mazzalupi e stradine limitrofe la notte in cui Alice è stata brutalmente ammazzata.Una prima svolta potrebbe, però, arrivare il prossimo tre febbraio: ovvero quando è prevista l’udienza davanti al tribunale del Riesame.

L’avvocato Roberto Ghini, difensore di fiducia di Gaaloul, ha presentato richiesta di scarcerazione del tunisino. Altro punto chiave della vicenda è rappresentato dal fatto che la Procura ha chiesto l’incidente probatorio per tutti e tre gli indagati: il tunisino 29enne, il marito della vittima e il collega di lavoro con il quale Alice ha trascorso la sua ultima notte in vita.

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