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L'omicidio di Alice Neri

Alice Neri morta carbonizzata a Modena, il marito: “Quella sera è uscita per un aperitivo: io dormivo”

“Quella sera io ero con la nostra bimba, mia moglie era uscita per un aperitivo: voglio sapere cosa sia accaduto”, così Nicholas Negrini si difende dalle accuse sulla morte della moglie Alice Neri trovata carbonizzata nella sua auto nel Modenese.
A cura di Chiara Ammendola
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Alice Neri (foto Facebook)
Alice Neri (foto Facebook)
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È avvolta nel mistero la morte di Alice Neri, la donna di 32 anni trovata morta carbonizzata all'interno della sua auto a Pozza di Concordia, nel Modenese. Le indagini vanno avanti senza sosta per capire cosa sia accaduto alla giovane che, la sera della sua scomparsa, era uscita per un aperitivo con un collega. Sia l'uomo che il marito della vittima, Nicholas Negrini, sono iscritti nel registro degli indagati dalla Procura che ha aperto un fascicolo per omicidio.

È stato quest'ultimo, padre di una bambina di 4 anni avuta dalla moglie Alice, a raccontare il dolore di questi giorni in cui la perdita della donna si unisce ai sospetti che aleggiano intorno alla sua figura. L'indagine per omicidio volontario è un atto dovuto così come l'iscrizione del suo nome e di quello della seconda persona nel registro degli indagati: sono infatti loro due gli ultimi ad aver visto Alice viva la sera della sua scomparsa, avvenuta lo scorso giovedì.

“Quel giovedì, dopo che mia moglie è uscita – spiega il marito a IlRestodelCarlino – sono stato tutta la sera con mia figlia, l’ho addormentata nel suo lettino e mi sono addormentato con lei. Avrei voluto aspettare Alice sveglio, ma sono crollato per la stanchezza”. Si domanda cosa sia accaduto alla moglie, Nicholas il cui unico pensiero è legato alla sua bambina: “Siamo spezzati. Il dolore è atroce. Adesso devo cercare in tutti i modi di proteggere mia figlia, la mia piccola, da questa tragedia immensa”.

L'uomo difende poi la memoria della moglie spiegando che quella sera era a fare un aperitivo con un collega di lavoro: “Non accetto che di Alice venga tratteggiato un ritratto diverso dalla realtà – continua l'uomo – solo perché giovedì sera era a fare un aperitivo con un collega di lavoro. Io conosco mia moglie”.

Un racconto confermato anche dalla famiglia di Alice, come la madre e il fratello, che spiegano che la 32enne era serena e felice della sua vita: “Era vestita come era andata al lavoro, per lei era solo un aperitivo con un collega – le parole della madre – alle sei del venerdì la sveglia è suonata e mio genero, non vedendola in casa, ha iniziato a cercarla, anche sul posto di lavoro, dove gli hanno detto che non si era presentata né aveva avvisato: così si è recato subito dai carabinieri”.

Nessun sospetto dunque nei confronti di Nicholas ma nemmeno l'ipotesi di un suicidio che i famigliari escludono categoricamente.

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