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L'omicidio di Alice Neri

Alice Neri, l’ipotesi: “Il killer aveva un complice, potrebbe essersi allontanato in bici”

Secondo gli inquirenti, l’uomo che ha ucciso Alice Neri potrebbe aver avuto un complice. Chi indaga è infatti alla ricerca di una bicicletta, forse il veicolo usato dal secondo sospettato per allontanarsi dopo aver appiccato il fuoco.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Secondo gli inquirenti, l'assassino di Alice Neri potrebbe aver avuto un complice. Si tratta di un'ipotesi ancora tutta da confermare che, secondo quanto riporta La Gazzetta di Modena, sarebbe al vaglio degli investigatori. La nuova pista potrebbe intrecciarsi a quella del terzo uomo sul quale indagano le autorità.

Stando a quanto ricostruito finora, le telecamere di sorveglianza della zona hanno ripreso un'automobile allontanarsi a tutta velocità dal luogo del delitto. All'inizio le forze dell'ordine ritenevano che la vettura fosse di proprietà del killer e che l'uomo avesse agito da solo. L'entrata in scena di un terzo uomo ha però cambiato le carte in tavola: secondo quanto rivelato, per gli inquirenti il nuovo sospettato potrebbe essere il proprietario della macchina.

Il "terzo uomo", insomma, potrebbe non essere l'esecutore del delitto, ma un complice che ha cercato di far perdere le sue tracce in auto. Chi ha effettivamente incendiato la macchina di Alice potrebbe invece essersi allontanato in bicicletta. Chi indaga è infatti alla ricerca del mezzo a due ruote e sta visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza a caccia di indizi. Se il dubbio fosse confermato, si complicherebbe il lavoro degli investigatori: le tracce del veicolo, infatti, sono molto più difficili da trovare rispetto a quelle di un'auto.

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Mentre i Ris di Parma lavorano per esaminare e confrontare i campioni di Dna recuperati nella vettura incendiata, gli inquirenti sono alla ricerca della bicicletta usata dall'ipotetico terzo uomo. La nuova pista sarà valutata (ed eventualmente confermata) sulla base delle tracce rinvenute sul luogo del ritrovamento del corpo.

Al vaglio degli inquirenti anche la tanica che forse conteneva il liquido infiammabile. L'oggetto è stato trovato subito dopo il corpo, nelle vicinanze dell'auto carbonizzata. I periti stanno cercando di capire se il liquido al suo interno possa essere lo stesso utilizzato per appiccare il fuoco.

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