Alice Neri, la decisione del Riesame: Mohamed Gaaloul resta in carcere
Confermata la detenzione in carcere per Mohamed Gaaloul, 29enne di origini tunisine principale sospettato – secondo gli inquirenti – per l’omicidio di Alice Neri, giovane di Ravarino (Modena) trovata carbonizzata all’interno della propria auto a Fossa di Concordia lo scorso 18 novembre. È quanto hanno deciso i giudici del tribunale del Riesame di Bologna in merito all’istanza di scarcerazione presentata dal legale di Gaaloul – l’udienza si è svolta lo scorso 3 febbraio. Ora il legale resta in attesa delle motivazioni.
Mohamed Gaaloul, che si è sempre detto estraneo ai fatti che gli vengono contesta, era stato rintracciato in Francia, dove era andato nei giorni successivi al ritrovamento del cadavere a sua detta "per motivi di lavoro". Ora è detenuto nel carcere di Sant’Anna con le accuse di omicidio volontario e distruzione di cadavere.
Dopo la cattura, il 29enne aveva detto di essere estraneo alla vicenda e di aver accettato, la notte del delitto, un passaggio da una "donna bionda", ma di essere sceso dopo poche centinaia di metri (su richiesta della ragazza, a quanto pare) e di non avere alcuna idea di quel che sarebbe successo da lì a poco ad Alice. “Sono sceso da quell’auto e sono andato a dormire da mio cugino – avrebbe dichiarato agli investigatori – non so cosa sia accaduto dopo".
L’avvocato dell’ indagato, il legale Roberto Ghini afferma: “Prendo atto della decisione. Ma non sposta di molto le nostre convinzioni. Sono interessato a conoscere le argomentazioni del Riesame su due punti: cosa abbia causato la morte di Alice Neri, fatto non noto, e perché il mio assistito avrebbe ucciso Alice Neri non essendoci un solo elemento per poter immaginare una causa, un motivo”.