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L'omicidio di Alice Neri

Alice Neri, il suo telefono venerdì squillava ancora: “Qualcuno rifiutava le chiamate”

Il 18 novembre, lo stesso giorno in cui Alice Neri è stata trovata morta carbonizzata nella sua auto, il suo cellulare squillava ancora, ma le chiamate venivano rifiutate secondo i racconti del marito e del fratello.
A cura di Susanna Picone
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Alice Neri (foto Facebook)
Alice Neri (foto Facebook)
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Il cellulare di Alice Neri squillava la mattina del 18 novembre, secondo il racconto del fratello Matteo, che ha parlato di quanto accaduto quel giorno davanti alle telecamere della trasmissione televisiva Quarto grado.

Mentre il marito telefonava alla giovane donna trovata morta nella sua auto, lo smartphone squillava ma la sua sensazione è che qualcuno rifiutasse le chiamate. Poco dopo, la sera di quello stesso giorno, Alice Neri – 32enne mamma di una bimba di 4 anni – è stata trovata carbonizzata nel bagagliaio della sua auto in una zona isolata di Concordia sulla Secchia, nel Modenese.

"Fra le 6 e le 7 del mattino il cellulare squillava, le chiamate venivano rifiutate con tempi diversi da una all’altra", secondo il fratello e il marito di Alice.

Il fratello della donna ha anche detto che il cognato ha provato a chiamare Alice con l’applicazione "trova telefono" ma anche in quel caso la chiamata sarebbe stata interrotta. L’applicazione localizzava l’ultima posizione del cellulare di Alice alle 3.40 nei pressi del bar in cui aveva trascorso la serata. Poi più nulla.

Il racconto di Matteo Neri in televisione:

Quando il marito Nicholas provava a telefonare il telefono di Alice squillava ma le chiamate venivano rifiutate, e questo avveniva con tempistiche diverse: entrava la segreteria, ma in tempi diversi da una telefonata all’altra. Non era una semplice chiamata cui uno non risponde. Non trovando riscontro con le telefonate il marito ha provato l’app Trova telefono che fa squillare il telefono per cinque minuti interi. Il telefono squillava, ma lo squillo è stato interrotto. Alice non aveva l'abitudine di buttare giù il telefono, al massimo il telefono squillava a vuoto.

Alice Neri insieme al fratello
Alice Neri insieme al fratello

A indagare sul caso di Alice Neri è la procura di Modena. A distanza di una settimana dal ritrovamento del corpo sono ancora tante le domande a cui gli inquirenti cercano di dare risposta.

Al momento sono indagati per omicidio volontario, come atto dovuto, il marito Nicholas (assolutamente estraneo alla vicenda secondo la stessa famiglia della vittima) e il collega con cui Alice si era vista per un aperitivo la sera in cui non è più tornata a casa. E poi ci sarebbe un secondo collega che sarebbe il terzo uomo finito nel radar degli investigatori.

Secondo quanto ricostruito, ci sono 16 ore di buio tra quando la giovane si è allontanata dalla zona del bar a quando è stata ritrovata morta nell’auto a circa quattro chilometri di distanza dal locale.

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