Alice Neri, il 7 febbraio inizia processo a Gaaloul: deve rispondere anche di distruzione del cadavere
Prenderà il via il 7 febbraio la fase dibattimentale del processo a carico di Mohamed Gaaloul, unico indagato per l’omicidio di Alice Neri, la giovane donna trovata carbonizzata un anno fa nelle campagne di Concordia, nella Bassa modenese.
Gaaloul, trentenne tunisino rintracciato all’estero dopo il delitto, comparirà davanti alla corte d'assise del tribunale di Modena per rispondere dell’omicidio, che sarebbe avvenuto nel corso di un tentativo di violenza sessuale. Gaaloul dovrà rispondere anche della distruzione del cadavere della donna.
L'udienza del 7 febbraio 2024, che sarà di smistamento, è stata fissata dopo che il legale di Gaaloul, l’avvocato Roberto Ghini, ha avanzato richiesta di giudizio immediato per il suo assistito.
Alice Neri, trentaduenne di Ravarino mamma di una bambina piccola, secondo le indagini è stata colpita da numerose coltellate dopo una serata trascorsa con un collega, il 17 novembre di un anno fa. Il suo corpo venne poi trovato nel bagagliaio della sua auto carbonizzata.
"Sono certo che vi siano piste non adeguatamente seguite – aveva dichiarato il legale del tunisino – così come sono certo che la Corte D'Assise sarà luogo dove emergeranno elementi di segno opposto alla tesi della procura". "Anche all'ultimo interrogatorio non abbiamo avuto tempo per studiare le carte e difenderci", aveva detto nei giorni scorsi l’avvocato sollevando una serie di eccezioni, respinte però dal giudice.
In una prima fase dopo l’omicidio erano stati indagati per l’omicidio di Alice anche il marito Nicholas e un collega, quello col il quale la donna aveva trascorso la prima parte della serata prima di sparire. Le posizioni di entrambi sono state archiviate. "Probabilmente morirò senza sapere cosa è stato fatto a mia figlia quella notte", le parole della mamma della vittima in occasione di una recente intervista a Fanpage.it.