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L'omicidio di Alice Neri

Alice Neri e i risultati degli esami tossicologici: cosa potrebbe chiarire l’incidente probatorio

L’incidente probatorio sulle prove finora acquisite nell’ambito dell’inchiesta per la morte di Alice Neri potrebbe fornire nuovi elementi sulla presunta positività della 32enne ad alcol e droghe.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Probabilmente Alice Neri era positiva ad alcol e stupefacenti la sera della sua scomparsa, quella del 17 novembre 2022. La 32enne trovata morta nelle campagne di Concordia potrebbe essere stata in uno stato psicofisico alterato al momento della sua morte. A dirlo, secondo quanto riporta il Resto del Carlino, sono i risultati delle analisi effettuate su alcuni brandelli di tessuto trovati all'interno del baule della Ford carbonizzata.

Si tratta di una pista che per il momento non è stata confermata da fonti ufficiali ma che potrebbe spalancare le porte su nuovi scenari. Gli inquirenti, infatti, stanno cercando di capire chi avrebbe fornito stupefacenti alla vittima e se possa averli assunti immediatamente prima della morte. Tutto questo potrebbe essere appurato durante l'incidente probatorio chiesto dalla Procura di Modena. Ancora non si conosce la data per l'accertamento, ma quello che è certo è che riguarderà i reperti raccolti nel corso dell'inchiesta e permetterà di acquisire nuove prove. L'accertamento coinvolgerà il marito della vittima Nicholas Negrini, il collega di lavoro Marco e il 29enne Mohamed Gaaloul, attualmente principale sospettato per l'omicidio. 

Alice Neri (foto Facebook)
Alice Neri (foto Facebook)

L'incidente probatorio permetterebbe di effettuare verifiche tecniche irripetibili sulle prove acquisite. I nuovi accertamenti tecnici potrebbero chiarire anche diversi interrogativi aperti sui risultati degli esami tossicologici.  Per il momento, infatti, non è possibile chiarire se Alice avesse assunto alcolici o droga immediatamente prima della sua morte e quanto scoperto, secondo quanto confermato a Fanpage.it anche dai legali delle parti, non restituisce alcuna verità nell'ambito del femminicidio.

Oggetto dell'incidente probatorio sarà anche il borsello indossato da Mohamed Gaaloul la notte della scomparsa della 32enne. Se gli accertamenti dovessero evidenziare tracce di stupefacenti sul tessuto, potrebbero aprirsi nuove strade investigative utili a chiarire il movente ancora sconosciuto del femminicidio. Per il momento, Gaaloul resta in carcere come principale indiziato e, secondo quanto confermato dall'avvocato Roberto Ghini a Fanpage.it, resta in attesa di ricevere l'esito della richiesta di scarcerazione il prossimo 3 febbraio.

Alice Neri
Alice Neri

Gli abiti di Mohamed e l'ipotesi di un terzo coinvolto

Ancora nessuna traccia, invece, degli abiti indossati dal 29enne la notte della  morte di Alice, quelli sporchi di olio che diversi testimoni avrebbero visto la mattina del 18 novembre. L'obiettivo degli inquirenti è arrivare a quegli indumenti per effettuare accertamenti tecnici sui tessuti e verificare che le tracce di olio viste da alcuni testimoni oculari siano compatibili con il liquido trovato nella tanica di plastica sul luogo del delitto. L'esame su quegli abiti, inoltre, potrebbe fornire ulteriori indizi sull'eventuale uso di alcol e droghe durante l'incontro con Alice.

L'incidente probatorio potrebbe dare nuovi elementi anche sull'ipotetica esistenza di una "terza persona", qualcuno che Alice potrebbe aver visto prima di recarsi allo Smart Cafè dove ha poi passato più di 5 ore in compagnia del collega Marco. Nel parcheggio del bar, la donna ha poi incontrato il 29enne oggi in carcere.

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