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Ali Agca: “È facile sparare a Papa Francesco”

L’attentatore di Giovanni Paolo II raggiunto telefonicamente dal programma “La Zanzara” parla a ruota libera: “Emanuela Orlandi è viva e si trova in un convento in Europa”. E ancora: “Vorrei tornare in Italia ma c’è un divieto. Forse lo farò da clandestino, tanto non rischio nulla”.
A cura di Redazione
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Ali Agca

Parla a ruota libera, Ali Agca, l'ex lupo grigio che sparò a Giovanni Paolo II. Raggiunto telefonicamente dal programma La Zanzara di Radio 24, è decisamente sopra le righe, in linea col personaggio: "È facile – sostiene – sparare a Papa Francesco. Ma nessuno ha interesse a farlo. Se qualcuno lo volesse fare potrebbe farlo molto facilmente, ma non gliene frega niente a nessuno. Papa Francesco è un semplice parroco di provincia". Poi Agca torna su un suo vecchio ‘cavallo di battaglia': la vicenda di Emanuela Orlandi, la giovane misteriosamente sparita anni fa dalle mura vaticane: "Ho letto che il magistrato Capaldo ha detto che è morta, ma un giudice deve dimostrarlo con i documenti e i fatti, non con le supposizioni. Emanuela invece è viva e si trova segregata in un convento in Europa, non può parlare con nessuno. Il Vaticano sa tutto di questa storia, è complice del suo rapimento, ma adesso non può dire niente perchè è una storia inconfessabile, incredibile". Poi rivela: "Sto cercando i fondi per realizzare un documentario sulla storia della Orlandi e anche dell'altra ragazza scomparsa, Mirella Gregori. La politica italiana – dice Agca a la Zanzara – non la seguo tanto, tanto ormai è al carro dell'America e della finanza internazionale. Ma vorrei essere al posto di Berlusconi con tutte quelle belle ragazze. Anch'io qualche ragazza ce l'ho, adesso sto con una di 25 anni. Cerco di mantenermi bene, corro anche per due ore di seguito. Sono forte e sano. D'altra parte, se a un uomo non piacciono le donne può anche buttarsi dalla finestra, no?".

"Io adesso vivo in Turchia – dice Agca alla Zanzara – e non ho nessun piano per uccidere Papa Francesco, rassicuro il Vaticano. Mi piacerebbe sparare al presidente Obama, sì. Ma sto scherzando. Mi piacerebbe tornare in Italia per visitare la tomba del Papa polacco e incontrare fraternamente Francesco, ma il governo italiano mi ha posto il divieto di rientrare in Italia. Faccio un appello al premier Letta di lasciarmi entrare, altrimenti posso venire da clandestino. Tanto non rischio nulla, nemmeno il carcere. Vorrei tornare sul luogo dell'attentato in piazza San Pietro – aggiunge l'ex terrorista turco – perchè non è stato un delitto ma un miracolo. E lasciare una rosa bianca in segno di riconciliazione". E infine: "Vorrei essere Berlusconi con tutte quelle belle ragazze".

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