Algeria: turista italiana rapita nel deserto del Sahara
In un clima di tensioni in nord Africa, giunge ora la notizia del rapimento di una cittadina italiana in Algeria. Non si ha notizia di Maria S., una turista italiana di 53 anni scomparsa nel bel mezzo del deserto del Sahara. La donna stava trascorrendo una vacanza di piacere in Algeria, uno dei Paesi più affascinanti del nord Africa, ma anche una delle zone più pericolose del continente africano, a causa della presenza di Gruppi terroristici Islamici. Maria si trovava in Algeria dallo scorso 20 Gennaio e sarebbe dovuta tornare in Italia tra qualche settimana, il 22 Febbraio.
Secondo quanto riferisce il quotidiano "Ech-Chourouk" che cita fonti sicure, la turista italiana è vittima di un sequestro verificatosi nella zona meridionale dell'Algeria e precisamente a 170 km a sud della città di Djanet, poco distante dai confini con la Libia e il Niger. Ed è proprio in Niger che i servizi di sicurezza ritengono che Maria sia stata portata. Gli autori del rapimento in Algeria sono probabilmente gruppi terroristici che agiscono in questa zona del nord Africa. In particolare il quotidiano "Ech-Chourouk" prospetta la possibilità che dietro il sequestro della donna ci sia la mano di al-Qaeda, che ha già eseguito altri rapimenti di occidentali nella regione del Maghreb islamico.
Le autorità algerine sono state avvisate dalla guida turistica che seguiva l'escursione della comitiva di cui faceva parte Maria. Nel frattempo il ministero degli esteri è in costante collegamento con l'Unità di crisi e l'ambasciata di Algeri che stanno verificando la notizia del rapimento della nostra connazionale.
Già da tempo, la Farnesina aveva sconsigliato di intraprendere viaggi nella zona sud-ovest dell'Algeria, una delle più "calde" del pianeta per il rischio terrorismo islamico.