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Morte Papa Francesco

Alfieri, il medico che ha curato il Papa al Gemelli: “Era ancora vivo quando sono arrivato, non ha sofferto”

Papa Francesco “non si è reso conto, sarà partito un embolo, avrà avuto un ictus, ma posso dire con certezza: il Santo Padre non ha sofferto”. Lo ha detto il professor Sergio Alfieri, coordinatore dell’equipe medica del Pontefice, in un’intervista al Tg1 in cui ha raccontato gli ultimi istanti di Bergoglio. Il Santo Padre è deceduto alle 7.35 di lunedì 21 aprile.
A cura di Eleonora Panseri
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Da sinistra, Papa Francesco il giorno di Pasqua (20 aprile 2025); il professor Sergio Alfieri.
Da sinistra, Papa Francesco il giorno di Pasqua (20 aprile 2025); il professor Sergio Alfieri.
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Papa Francesco "non si è reso conto, sarà partito un embolo, avrà avuto un ictus, ma questo lo posso dire con certezza: il Santo Padre non ha sofferto".

Lo ha detto nella serata di oggi, martedì 22 aprile, il professor Sergio Alfieri, coordinatore dell'equipe medica del Papa, in un'intervista al Tg1 in cui ha raccontato gli ultimi istanti del Pontefice prima di morire.

"Quando sono arrivato a Santa Marta il Santo Padre era ancora vivo, aveva gli occhi aperti l'ossigeno e una flebo, ma non era vigile. Allora ho auscultato entrambi i campi polmonari, e non era un problema respiratorio: era vivo ma era in coma", ha aggiunto ancora

Alfieri aveva incontrato Francesco anche lo scorso sabato, due giorni prima la sua morte. "Gli ho detto ‘Santo Padre ha incontrato anche i detenuti in carcere' e lui ha detto ‘sì' ma era affranto perché non gli aveva potuto lavare i piedi", ha aggiunto.

Papa Francesco è morto alle 7.35 di ieri, lunedì 21 aprile. Poche ore dopo, alle 9.47, è arrivato l'annuncio del cardinale camerlengo Kevin Farrell nella Cappella di Casa Santa Marta.

Il Pontefice è morto di ictus cerebrale, coma e collasso cardiocircolatorio irreversibile, come si legge nel certificato medico che è stato diffuso in serata.

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Domani, mercoledì 23 aprile, alle ore 9 la bara del Santo Padre sarà portata dalla Cappella della Domus Santa Marta alla Basilica di San Pietro, secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, ha fatto sapere il Vaticano, spiegando che dopo il momento di preghiera, presieduto dal Camerlengo, avrà inizio la traslazione.

La processione percorrerà la Piazza Santa Marta e la Piazza dei Protomartiri Romani, poi dall’Arco delle Campane uscirà in Piazza San Pietro ed entrerà nella Basilica Vaticana attraverso la porta centrale. Presso l’altare della Confessione il Cardinale Camerlengo presiederà la Liturgia della Parola, al termine della quale avranno inizio le visite alla salma del Romano Pontefice.

Sabato 26 aprile alle ore 10 invece saranno celebrati i funerali del Pontefice sul sagrato della Basilica di San Pietro. La Liturgia esequiale sarà presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio.

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