Alex Marangon, la famiglia organizza una marcia silenziosa durante il palio di Vidor: “Vogliamo la verità”
Nella giornata di domenica 8 settembre, la famiglia di Alex Marangon ha organizzato una marcia silenziosa e pacifica per chiedere verità e giustizia per il 25enne morto durante un ritiro spirituale nell'Abbazia di Vidor tra il 29 e il 30 giugno. I familiari hanno lanciato l'iniziativa sulla pagina Facebook creata per il giovane barista deceduto in circostanze poco chiare. "La marcia sarà silenziosa e pacifica – si legge sul post per la manifestazione – senza ostacolare lo svolgimento del palio esibiremo lo striscione ‘Verità per Alex'. Ringraziamo fin da ora chi vorrà unirsi a noi".
La partenza è prevista intorno alle 10 dal centro polifunzionale di via A. Palladio, dove sono previsti alcuni eventi del Palio di Vidor fino allo spostamento delle celebrazioni in Piazza Zadra e via Piave. A riportare il programma del Palio è la pagina del Comune, che dà notizia degli eventi nella piazza di Vidor. Inizialmente il Palio avrebbe dovuto svolgersi nei pressi dell'Abbazia, il luogo dove il 2 luglio è stato trovato il corpo senza vita di Alex e presumibilmente scena di un delitto attorno al quale per il momento vige ancora il mistero.
Aveva suscitato più di una polemica a fine agosto la scelta di far partire la manifestazione proprio dall'abbazia. Alla fine la scelta di riprogrammare il Palio in una zona "neutrale" aveva momentaneamente spento il dibattito, poi riacceso dall'annuncio di una manifestazione pacifica per sensibilizzare l'opinione pubblica su quanto accaduto a Marangon.
Il padre del 25enne ha infatti postato lo screen del commento di un cittadino che invita i familiari e le persone che vogliono partecipare alla marcia pacifica a "stare a casa senza coinvolgere gli abitanti di Vidor" nella vicenda giudiziaria. "Ci aspetta un bel clima" ha chiosato sarcasticamente Luca Marangon per rispondere alle parole dell'utente.
Secondo quanto confermato a Fanpage.it dall'avvocato difensore della famiglia Marangon, le indagini su quanto accaduto al 25enne morto durante un rito con ayahuasca sono attualmente in una fase di stallo apparente: per proseguire, infatti, si attende la pubblicazione dei risultati dei test tossicologici su Alex e sui partecipanti al rito.