Alex Marangon, interrogate 5 persone. Indagini sugli ultimi istanti di vita: “C’è un buco di 3 ore”
Le testimonianze di cinque ragazzi, presenti al raduno sciamanico nell’abbazia di Vidor e ascoltati dai Carabinieri, potrebbero essere utili a fare luce sulla morte di Alex Marangon, il 25enne veneziano forse ucciso di botte e gettato nel Piave.
All’evento di “musica medicina” svoltosi lo scorso fine settimana sotto la guida di uno sciamano, e rivelatosi fatale per il giovane barista di Marcon, i partecipanti erano circa una ventina, più altri due invitati, come hanno ricostruito gli investigatori che stanno lavorando senza sosta per chiarire come, ma soprattutto da chi, è stato ucciso Alex.
Nei prossimi giorni nuovi sopralluoghi nei pressi del fiume
Sarebbero in programma anche nuovi sopralluoghi nell’area dell’abbazia e sul greto del Piave a Ciano del Montello, nella zona in cui il corpo del giovane è stato trovato, su un isolotto, dopo due giorni e mezzo di ricerche. L'obiettivo è quello di raccogliere ulteriori prove che possano permettere di ricostruire con chiarezza le ultime ore del ragazzo e risalire all'identità dei suoi assalitori.
Ci sarebbe infatti un buco di alcune ore, che gli investigatori stanno cercando di riempire, che va dal momento in cui il 25enne si è allontanato dai compagni presenti al raduno, intorno alle 3 di notte, alla richiesta d’intervento arrivata poco dopo le 6 del mattino ai carabinieri da parte di Alexandra, moglie del conte Giulio Da Sacco, proprietario dell’abbazia.
Anche la contessa, che da qualche tempo ospita la coppia di organizzatori dei raduni di musica e medicina, Andrea Gorgi Zuin e la compagna Tatiana Marchetto Zuin, sarebbe stata presente al rituale. Quando sono arrivate sul luogo le pattuglie, qualcuno dei presenti si è già allontanato, molti altri invece erano ancora sul posto. Anche lo sciamano e il suo connazionale sarebbero andati via.
L'appello della madre del 25enne: "Chi sa, parli"
I genitori di Alex sostengono che possa aver "visto qualcosa che non doveva o comunque qualcosa a cui si è ribellato". A dirlo è stata la madre del 25enne Sabrina Bosser che ha lanciato un appello al Tg1.
"Secondo me, hanno paura di parlare. Però a questo punto, anche se hanno paura, si mettano una mano sul cuore, affinché veramente venga fuori tutto e dicano qualcosa, perché non può finire così la faccenda".
Le ipotesi sul decesso del ragazzo
Per gli inquirenti sarebbero due le ipotesi principali sulla morte del ragazzo. Il 25enne potrebbe essere stato picchiato a morte e poi gettato nel fiume, oppure potrebbe essere caduto durante una colluttazione, finita in tragedia.
Un amico avrebbe rivelato che era preoccupato prima di partecipare al rituale all’abbazia. Eppure Alex aveva preso parte ad altri due raduni simili, quindi non è chiaro perché questa volta sarebbe stato così agitato.