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Alessio Vinci, no all’archiviazione: “Ci sono molti aspetti da approfondire, disposta una consulenza”

Sul caso di Alessio Vinci, lo studente volato da una gru a Parigi nel 2019, era stata chiesta l’archiviazione delle indagini per istigazione al suicidio. Declinata la richiesta, il gip ha disposto nuovi accertamenti sulle connessioni pc e cellulare del 18enne in orari post mortem ma anche sul luogo e sulle dinamiche del delitto. L’avvocata a Fanpage.it: “Ci sono troppi dubbi”.
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Alessio Vinci
Alessio Vinci

Le indagini sul caso di Alessio Vinci, lo studente di Ventimiglia trovato senza vita in un cantiere a Parigi, ai piedi di una gru, potranno andare avanti dopo la richiesta di archiviazione. A stabilirlo è stato il gip del Tribunale di Roma che lo scorso 10 ottobre aveva rinviato la decisione.

I parenti della giovane vittima e la legale che da tempo cercano risposte circa la misteriosa morte del 18enne, non abbandonano le speranze e confidano nel proseguimento delle indagini in attesa di poter far luce quanto prima sui numerosi aspetti ancora irrisolti.

Nuove indagini sulla morte di Alessio Vinci

Bisognerà dunque ripartire con gli accertamenti, come riferito a Fanpage.it dall’avvocato Sara Dettori che indaga sul caso: “Il gip ha disposto un’integrazione della consulenza sui dispositivi informatici di Alessio, ossia computer e telefono, per verificare le connessioni negli orari in cui la vittima non era in possesso di questi ultimi”.

Ma non solo, "saranno verificate anche le connessioni avvenute nelle ore successive alla morte del ragazzo, analizzando anche questa volta sia il proprio pc che il cellulare".

Alessio Vinci
Alessio Vinci

Nuove valutazioni inoltre si concentreranno anche sull’aspetto delle geolocalizzazioni, altro elemento chiave sul quale continua a battersi con fermezza la legale.

"È stata disposta una consulenza che valuti la possibilità che Alessio, cadendo da quell’altezza (più di 40 metri), potesse effettivamente finire nel punto in cui è poi stato ritrovato. Ovviamente lo stato dei luoghi in quattro anni è cambiato e la consulenza verrà effettuata sulla base della planimetria recapitata dalla Francia”.

Infine Dettori aggiunge: "Quest’ultima è stata disposta in accoglimento dei numerosi dubbi che più volte sono stati evidenziati circa le modalità di rinvenimento del ragazzo. A nostro parere incompatibili con l’ipotesi suicidaria per una serie di motivi, tra cui anche quello che riguarda il dettaglio delle scarpe di Alessio allacciate con doppio nodo e il telefono perfettamente integro rinvenuto nella sua tasca dopo un volo di circa quaranta metri".

L'ipotesi di suicidio

Nel 2019, dopo la morte di Alessio, la Procura di Roma aprì un fascicolo per istigazione al suicidio, un’ipotesi mai presa in considerazione sia dalla famiglia della vittima, in particolare dal nonno del ragazzo, sia dall’avvocato. "Sono fermamente convinta che Alessio non sia suicidato, né per volontà né per istigazione. Dalle scene acquisite dagli inquirenti dopo il ritrovamento del corpo nel cantiere, numerosi elementi fanno protendere verso l'idea che sia avvenuta una colluttazione tra il ragazzo e qualcun altro" aveva dichiarato Dettori in una recente intervista.

E aggiungeva: "Il corpo di Alessio presentava ferite importanti in due parti diverse del corpo. Si tratta di alcuni fori che mi sento di dire con molta molta probabilità, sono stati provocati dall'utilizzo di un'arma, la quale poi è stata portata via dal luogo del delitto. Di quest'arma non è mai stata rinvenuta traccia".

Il messaggio cifrato lasciato da Alessio Vinci
Il messaggio cifrato lasciato da Alessio Vinci

Il messaggio cifrato lasciato sul pc

Sin dal primo momento ad insospettire gli inquirenti fu il messaggio cifrato lasciato da Alessio nella camera dell'hotel a Parigi, prima di morire. Il ritrovamento di questo "codice" permise a chi indagava di protendere verso l'ipotesi che il diciottenne si fosse suicidato.

Solo di recente è stato possibile decifrare il biglietto che recitava "E.T.P. je sais CAM 381ASLCM", l'acronimo infatti, secondo le legali che continuano a seguire il caso, corrisponderebbe alle parole "Eliporto Terre Plein du Lavrotto", luogo in cui il computer di Alessio è stato più volte geolocalizzato.

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