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Alessio, 18enne morto a Parigi. Il nonno sconvolto: “Non capisco perché sia andato in Francia”

È sconvolto Enzo, il nonno e unico familiare di Alessio Vinci, lo studente modello di Ventimiglia trovato morto in un cantiere di Parigi. L’ipotesi più attendibile, al momento, resta quella del suicidio, incomprensibile per il nonno e per chi lo conosceva. Una insegnante: “Ti mancava la mamma”.
A cura di Susanna Picone
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“Non capisco perché sia andato in Francia e perché abbia commesso un gesto del genere”: è sconvolto Enzo, il nonno e unico familiare di Alessio Vinci, lo studente di diciotto anni di Ventimiglia trovato morto venerdì in un cantiere di Parigi. Il giovane sarebbe precipitato da una gru alta 45 metri nella capitale francese, dove era arrivato senza avvisare nessuno. Al momento l’ipotesi più attendibile resta quella del suicidio, ma ancora non si escludono altre piste. Al nonno Alessio, che era iscritto al primo anno di Ingegneria Aerospaziale di Torino, aveva detto che sarebbe andato all’università. Avrebbe poi inviato un messaggio: "Il nonno migliore e un grande esempio". “Ho visto il nonno Enzo, lo stesso giorno in cui è accaduto il fatto per dirgli cosa era accaduto – ha detto il vice parroco di San Nicola, Domenico Orlando – ha avuto un malore ed era sconvolto”. Pare che il diciottenne si sia informato su come poter inviare una lettera dall'estero, in modo che fosse recapitata, un mese dopo la sua spedizione.

Una insegnante: "Alessio soffriva l'assenza della mamma" – A ricordarlo in queste ore anche diversi insegnanti che hanno conosciuto negli anni il giovane di Ventimiglia. In particolare, l’insegnante delle medie Anna Maria Giovannelli, ha scritto un messaggio su Facebook in cui sembra trapelare il dolore di Alessio per l’assenza della madre, che aveva perso quando era un bambino. “Eri un ragazzo e un allievo modello, educato, umile e sensibile, buono e rispettoso con tutti. Voglio ricordarti felice quando giocavi con i tuoi compagni. Ti mancava la mamma, soffrivi in silenzio. Ho cercato di volerti bene come tutti i miei colleghi, le bidelle e tutti i tuoi compagni. Credimi, era davvero facile volerti bene. Ero contenta di averti ritrovato su Facebook e mai più avrei potuto immaginare di ritrovarmi qui a darti l'ultimo saluto”, il messaggio della professoressa.

Un amico su Instagram: "Un altro fratello ‘ucciso' dalle donne" – Il professore Giuseppe Monticone, preside del Liceo Scientifico Aprosio di Ventimiglia, dove Alessio si era diplomato in anticipo di un anno col massimo dei voti dopo aver frequentato il quarto e quinto anno assieme, ha parlato del diciottenne come di uno “studente solare, capace di entrare in relazione con i compagni”. “Siamo davvero sgomenti”, ha aggiunto sottolineando che con i compagni scherzava e rideva sempre e dunque di non aver alcun elemento che potesse far pensare a un disagio. Dalle testimonianze che arrivano dalla scuola pare che il giovane non avesse insomma mai mostrato cenni di cedimento emotivo. Tra i tanti messaggi sui social ci sarebbe anche uno apparso su Instagram che lascia perplessi. Un amico, Mario, avrebbe parlato di "un altro fratello in cielo ‘ucciso' dalle donne, riposa in pace".

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