Alessia e Livia: recuperato a Cerignola il transistor del registratore di Matthias Schepp
Importanti novità sul caso delle gemelline scomparse: è stato recuperato anche il transistor del registratore che Matthias Schepp usava abitualmente e che portava sempre con sé. E' stato ritrovato a circa 250 metri dal luogo in cui si è ucciso, sul secondo binario della stazione di Cerignola. L'importante scoperta è stata fatta martedì scorso, ma se n'è data notizia soltanto oggi: gli inquirenti, infatti, hanno effettuato tutti gli accertamenti possibili, prima di confermare che si trattasse proprio del registratore di Matthias. Si è ora alla ricerca della cassetta contenuta in esso, sulla quale presumibilmente l'uomo ha lasciato indicazioni importanti che riguardano la sorte delle due gemelline.
Il 5 marzo, sempre nella stazione di Cerignola, erano stati recuperati i pezzi del navigatore satellitare di Schepp. Ai microfoni di Chi l'ha visto Alfredo Fabbrocini, Capo della Squadra Mobile di Foggia, ha spiegato:
All’inizio abbiamo trovato i pezzi più grandi, tutti in posizione diversa. Il frontalino del navigatore era a circa 50 metri; la parte interna a 100 metri; gli ultimi pezzi più piccoli a 250 metri. Ritrovati tutti in giorni diversi, anche perché, per trovare la parte realmente importante, cioè la memoria del microchip di un centimetro e mezzo, abbiamo dovuto togliere le pietre dai binari. Apparentemente è integro, però poi bisogna vedere all’atto dell’analisi fatta dalla società produttrice (la Garmin, n.d.r.). Credo che già questa settimana sarà negli Statu Uniti, dove la detta società ha messo a disposizione un pool di ingegneri per cercare di costruire la memoria del navigatore.
Il microchip e la memoria del navigatore Garmin usato da Matthias Schepp
Si cerca di comprendere per quale motivo Matthias avesse indosso il navigatore satellitare la sera in cui si è ucciso, quindi il 3 febbraio scorso: forse ha vagato nelle zone circostanti la stazione, forse a piedi o forse anche con la sua Audi A6 prima che la parcheggiasse nel piazzale adiacente la stazione. E si riaffaccia così l'ipotesi che Matthias possa aver incontrato qualcuno a Cerignola prima del suo folle gesto: che si tratti proprio del misterioso Professore, che avrebbe preparato documenti falsi per le gemelline? Bisogna ancora dare una collocazione precisa a questa testimonianza e risposte certe a tutte le domande che ancora riguardano il folle viaggio di Matthias Schepp. Si sa per certo che, nella sede principale della Garmin, produttrice del navigatore, un'equipe di ingegneri è a lavoro per cercare di trarre informazioni utili dalla memoria. Ci vorrà ancora qualche giorno, come qualche altro giorno ancora ci vorrà per i risultati delle analisi effettuate sulla penna ritrovata sempre alla stazione di Cerignola e, soprattutto, degli esami del Dna sul corpo di Matthias.
Se il recupero della memoria del navigatore e il rinvenimento della cassetta andassero a buon fine, allora finalmente si potrebbe risolvere il caso della scomparsa delle gemelline svizzere, che ci sta tenendo col fiato sospeso ormai da 42 lunghissimi giorni.