Alessia e Livia forse avvelenate: il padre ha organizzato una fuga premeditata
Importanti novità sulla scomparsa di Alessia e Livia Schepp, le gemelline svizzere di cui non si hanno più notizie dallo scorso 30 gennaio. Su Facebook è stata aperta una pagina a loro dedicata: da poche ore è stato inserito un aggiornamento, che indica la Corsica come nuova pista investigativa. In base alle ultime informazioni le bambine potrebbero trovarsi nell'isola francese, si rinnoverebbero così le speranze di vederle sane e salve.
Si rinnoverebbero le speranze di vederle sane e salve se non fosse che dall'analisi effettuata sul computer di Matthias Schepp è emerso che la sua è stata, senza dubbio, una fuga premeditata: l'uomo, prima di partire per Marsiglia, aveva controllato su internet le linee e gli orari che dalla città francese lo avrebbero poi condotto a Propriano. Inoltre il padre delle due bambine ha visitato anche siti in cui si possono trovare consigli e materiali per l'avvelenamento. Da qui è stata così avanzata la più terribile delle ipotesi: Matthias averebbe ucciso le sue due bambine con chissà quale veleno e abbandonati i loro corpi chissà dove.
Il fatto che l'uomo abbia visitato siti del genere, non deve per forza costringerci a supporre che volesse avvelenare le due bambine o sé stesso. E' tutto ancora troppo confuso, per trarre delle conclusioni verosimili su quanto accaduto a Matthias e alle gemelline. Stesso discorso riguardo l'ipotesi che il padre possa averle spinte dal traghetto Scandola in navigazione notturna verso Propriano.
Ciò di cui si è certi è che l'uomo, il 31 gennaio scorso, ha acquistato a Marsiglia tre biglietti per raggiungere il piccolo comune a sud della Corsica, Propriano. A questo proposito segnaliamo la testimonianza dell'impiegata della agenzia di viaggio, che ha venduto a Matthias i biglietti:
Era così tranquillo, non potevo immaginare. È entrato di mattina e ha chiesto informazioni per un traghetto diretto a Propriano, in Corsica. In quei giorni c'era sciopero del personale di navigazione di molte compagnie e a Porpriano andava solo la ‘Scandolà delle Linees Meridionales. È uscito poi è tornato poco dopo. Non c'erano le bimbe con lui Ha pagato in contanti, nessuna carta di credito. Era gentile, pacato, non aveva fretta. Il traghetto partiva alle 18.30 e quindi aveva tutto il tempo di andare al quai. Adesso però non so perdonarmi di avergli venduto quei biglietti.
Sebbene l'impiegata non le abbia viste insieme al loro papà, le gemelline scomparse erano sul traghetto diretto in Corsica: a confermarlo tre testimoni.
Matthias dalla Corsica è poi rientrato in Francia: è stato visto a Bastia, che è un piccolo porto a nord dell'isola. Da qui ha preso un traghetto che l'ha condotto a Tolone. In questo viaggio di "ritorno" l'uomo ha comprato un solo biglietto. Ed è proprio a Tolone che ha scritto un'inquietante lettera alla moglie, nella quale avrebbe annunciato: "Le bambine riposano in pace, non hanno sofferto". Questo è quanto riferito dalle fonti investigative.
Il destino delle bambine si sarebbe dunque consumato tra il 31 gennaio e il 1 febbraio, quando cioè Matthias ha raggiunto la Corsica. All'andata insieme ad Alessia e Liva, al ritorno probabilmente solo. Le gemelline potrebbe dunque trovarsi nell'isola francese, ora tutti si domandano dove e con chi.
Speriamo solo che nella follia di questa fuga premeditata Matthias non abbia coinvolto anche le figlie, speriamo solo che non le abbia uccise per chissà quale recondito e inaccettabile motivo.