Alessia e Giulia morte a Riccione, il dolore della mamma: “Ragazze responsabili, non me lo spiego”
Vittorio Pisano, il papà di Alessia e Giulia, le due sorelle travolte e uccise domenica mattina da un treno alla stazione di Riccione, non voleva che le figlia andassero in discoteca sabato sera. Aveva fatto il possibile per dissuaderle, ma alla fine aveva dovuto cedere alla loro insistenza complice la stanchezza degli ultimi giorni.
L'uomo, tuttavia, aveva posto alle ragazze una condizione: che sarebbe andato lui stesso a riprenderle a Riccione la mattina seguente. Le cose sono andate poi in un altro modo: intorno alle 6 del mattino infatti Alessia si è fatta prestare il cellulare da un ragazzo appena conosciuto alla discoteca Peter Pan, ha composto il numero del padre e gli ha detto che presto si sarebbero fatte accompagnare in stazione. Da lì, poi, sarebbero salite sul primo treno per tornare a casa. La ragazza ha chiesto al papà di non preoccuparsi se non avrebbe risposto al telefono: il suo infatti era scarico, mentre quello della sorella le era stato rubato durante la notte.
Vittorio a quel punto ha tirato un sospiro di sollievo. Non poteva sapere che, di lì a poco, si sarebbe consuma una tragedia che avrebbe devastato per sempre la sua vita. Poco prima delle 7 infatti Alessia e Giulia sono arrivate in stazione: quest'ultima, per cause ancora da chiarire, ha tentato di attraversare i binari rimanendo immobile davanti al Frecciarossa in arrivo. La sorella più giovane si è precipitata per tentare di salvarla, ma entrambe sono state travolte dal convoglio in arrivo.
Stefano, un ragazzo di 32 anni che frequenta spesso la stazione riccionese nei weekend, racconta: "Ho visto una ragazza seduta nei binari, e l'altra che ha cercato di tirarla via". Una versione che conferma quella riferita da altri presenti. Il testimone specifica che quella seduta in mezzo ai binari indossava "un vestito verde", mentre l'altra era "vestita di nero". Il treno arrivato a tutta velocità ha centrato entrambe. "Ho sentito un botto, un'esplosione, come se fosse una bomba", racconta il 32enne.
La mamma di Alessia e Giulia: "Dolore immenso, non trovo le parole"
A Castenaso, nel Bolognese, ieri pomeriggio è arrivata anche la madre di Giulia e Alessia Pisano, le ragazze di 17 e 15 anni investite domenica mattina da un treno Frecciarossa alla stazione di Riccione. La donna, da qualche mese, si era trasferita in Romania, suo paese di origine. "È un dolore immenso – ha detto – non trovo nemmeno le parole, una fatica terribile. Tante domande, tanti perché rimarranno senza risposta. Erano due ragazze molto responsabili, non me lo spiego".
A ricordare la più piccola delle sorelle, Alessia, sono stati anche i docenti e i compagni di classe del liceo artistico Arcangeli di Bologna che, su Facebook, hanno pubblicato un post accompagnato da due disegni fatti dalla ragazza: narcisi gialli e il fiore di una magnolia. "Ti ricordiamo nei tuoi disegni – si legge – in particolare la magnolia, un bel fiore che doveva ancora sbocciare come sei stata tu. Ti vogliamo bene".
Il sindaco: "Proclameremo il lutto cittadino"
Per i funerali non c'è ancora una data. "Anche questa mattina – spiega il sindaco della città emiliana – ho parlato con la Procura di Rimini, che sta coordinando gli accertamenti sull'incidente in stazione: entro la tarda mattinata di domani (oggi, ndr) dovrebbero farmi sapere se si potranno organizzare le esequie entro la fine della settimana o direttamente la prossima. Come detto, quel giorno per noi, qui a Castenaso, sarà proclamato il lutto cittadino".