Alessandro Baricco, trapianto di cellule staminali riuscito. “Prossime settimane decisive”
Lo scrittore Alessandro Baricco è stato sottoposto al trapianto di cellule staminali nella giornata di ieri 26 gennaio. L'intervento, eseguito all'Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo, è tecnicamente riuscito. Saranno decisive le prossime tre settimane per verificare che tutto sia andato nel migliore dei modi per lo scrittore che giorni fa ha annunciato con un lungo post sui social di avere la leucemia."Preferisco non parlare, siamo in attesa" ha dichiarato la compagna, Gloria Campaner.
A donare le cellule staminali, la sorella Enrica. "C'è una notizia da dare e questa volta devo farlo personalmente – ha scritto l'autore online -. Non è un granché, vi avverto. Quel che è successo è che cinque mesi fa mi hanno diagnosticato una leucemia mielomonocitica cronica. Ci sono rimasto male, ma nemmeno tanto. Quando hai una malattia del genere la cosa migliore che puoi fare è sottoporti a un trapianto di cellule staminali del sangue".
Il padre di Novecento ha raccontato ai followers la malattia e i momenti trascorsi insieme ai figli, alla partner e alla sorella. "Mi va di dire che percepisco sempre la fortuna di vivere tutto questo con tanti amici intorno, i miei figli, una compagna di vita irresistibile e il miglior Toro dei tempi dello Scudetto. Sono cose, le prime tre, che ti cambiano la vita. La quarta certo non te la guasta".
"I medici – spiega ancora Baricco nel lungo post – si sono ficcati in testa di guarirmi e hanno tutta l'aria di essere in grado di riuscirci abbastanza bene". Lo scrittore ha compiuto proprio nella giornata di ieri i suoi 64 anni e le sue pagine social sono state invase di auguri di pronta guarigione. La notizia della sua malattia aveva suscitato molta emozione nei giorni scorsi nel mondo della cultura. "Forza Alessandro, rimettiti presto" hanno scritto migliaia di persone su tutti i canali social pubblici.
Lo scrittore e sua sorella Enrica hanno continuato a sentirsi tramite videochiamata durante tutto il ricovero. "La situazione attuale non permette ai familiari di stare vicino ai malati – ha spiegato la donna – ma io e Alessandro possiamo comunque prendere con leggerezza questo momento e restare in contatto. Fin dall'inizio abbiamo scelto di affrontare il problema con il desiderio di riderne e adesso che siamo arrivati all'intervento non molliamo l'ottimismo".