Alessandra Matteuzzi, perizia psichiatrica per il killer: “Per Sandra vogliamo giustizia e tempi brevi”
Sarà sottoposto a perizia psichiatrica Giovanni Padovani, il 27enne che ha ucciso l'ex fidanzata Alessandra Matteuzzi davanti al portone del suo condominio a Bologna. Il killer, che ha aggredito a martellate la 50enne nell'agosto del 2022, sarà sottoposto a perizia il prossimo nove giugno. La Corte d'Assise di Bologna ha conferito l'incarico allo psichiatra Giuseppe Sartori e i testisti Pietro Pietrini e Cristina Scarpizza. Loro compito sarà far luce sulle condizioni psicofisiche dell'ex calciatore e sulla capacità del 27enne di stare a giudizio.
I periti saranno poi ascoltati in udienza il 19 luglio e dall'esito dei riscontri dipenderà il futuro del processo sul femminicidio. La legale Chiara Rinaldi, che si occupa della difesa della famiglia di Alessandra Matteuzzi, aveva sottolineato in un'intervista a Fanpage.it di non aver alcun dubbio sulle capacità di intendere e di volere dell'uomo, anticipando la richiesta poi avanzata dagli avvocati di Padovani per verificare la capacità di stare in giudizio del 27enne.
"Se questa richiesta di Padovani dovesse essere accolta – aveva sottolineato la legale – le normali attività processuali si interromperebbero fino a quando non saranno effettuati gli esami dei periti, ritardando così il consueto corso della giustizia". Ora che il timore dell'avvocata è diventato realtà, la sorella della vittima e l'intera città di Bologna si augurano che il processo possa entrare nel vivo il più presto possibile.
"Ad ogni udienza il dolore che mi accompagna esplode con violenza – ha raccontato Stefania Matteuzzi, sorella di Alessandra, al quotidiano La Repubblica -. Per questo motivo vorrei che il processo finisse domani, è importante per me che si arrivi presto a una sentenza. Ho capito però che la giustizia ha i suoi tempi. I periti nominati devono decidere se Padovani sia abbastanza lucido per poter assistere al processo e mi sembra davvero impossibile che si possa dubitare di questo. Forse è meglio così, per eliminare tutte le possibili scuse che quell'uomo potrebbe avanzare. Desidero giustizia per mia sorella e non cambio idea".
La difesa, le parti civili e la Procura hanno nominato i loro consulenti per gli accertamenti. La famiglia di Alessandra ha indicato Sergio Isacco e Marco Samory, mentre la Procura ha indicato Alessio Paciello. Infine l'associazione femminista Udi ha nominato Rita Messina.