video suggerito
video suggerito
Alessandra Matteuzzi uccisa a Bologna, ultime news

Alessandra Matteuzzi, in appello Padovani condannato all’ergastolo per il femminicidio dell’ex

La sentenza della corte d’Assise d’Appello di Bologna per il femminicidio Alessandra Matteuzzi è arrivata nel pomeriggio dopo una breve camera di consiglio. Giovanni Padovani condannato in secondo grado all’ergastolo. La sorella della vittima: “Giustizia è fatta”.
A cura di Antonio Palma
26 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La Corte d'Assise d'Appello di Bologna ha condannato all’ergastolo Giovanni Padovani per il femminicidio della sua ex fidanzata Alessandra Matteuzzi, assassinata a colpi di martello sotto casa sua nel capoluogo emiliano il 23 agosto del 2022. La sentenza della corte, presieduta dal giudice Domenico Stigliano, è arrivata nel pomeriggio dopo una breve camera di consiglio. In secondo grado la Corte d'Assise d'Appello di Bologna di fatto ha confermato la sentenza di primo grado emessa nel febbraio scorso, accogliendo le richieste dell'accusa.

Nel corso dell'arringa finale, infatti, la Procura generale aveva chiesto la conferma dell'ergastolo per il 28enne Giovanni Padovani, dichiarando:  "Padovani non è folle, anche se ha finto di esserlo. Non lo era quando ha ucciso Alessandra Matteuzzi e non lo è adesso. Non ha nemmeno accettato di ammettere le sue responsabilità, è un assassino che merita l'ergastolo". Il pg Cascone ha anche insistito sulla sussistenza della premeditazione, riconosciuta già in primo grado con le aggravanti dello stalking, legame affettivo con la vittima e motivi abietti e futili.

Nel corso dell'ultima udienza di oggi, l'avvocato difensore dell'imputato, invece, aveva chiesto di valutare nuovamente la possibilità di un'infermità mentale del suo assistito al momento del delitto ma la Corte ha respinto la richiesta. Negata infatti l'acquisizione di una risonanza magnetica fatta all'imputato dopo la sentenza di primo grado in cui, a detta della difesa, comparirebbero delle anomalie che potrebbero essere collegate a un vizio parziale di mente.

"Posso parlare perché ora sono in condizioni migliori. Dico una ultima cosa, se uno mi dicesse oggi ‘sei curioso di sapere quanto la cisti che hai nel cervello ha inciso?', io direi di sì. Sono convinto che ci sono problematiche. Poi se non è così mi potete dare tranquillamente l'ergastolo. Il mio legale ha lavorato in questa direzione per capire cosa è successo. Io vorrei andare a fondo e capirci qualcosa in più" ha detto l'imputato prima della sentenza.

Il giudice però ha ritenuto già sufficiente la perizia psichiatrica svolta nel corso del processo di primo grado che aveva decretato la capacità di intendere e di volere di Giovanni Padovani. La Corte oggi ha anche respinto l'ulteriore richiesta della difesa di sentire un nuovo testimone, riunendosi immediatamente per emettere la sentenza le cui  motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.

La sorella di Alessandra Matteuzzi: "Giustizia è fatta"

Soddisfazione da parte dei familiari di Alessandra Matteuzzi è stata espressa subito dopo la sentenza di condanna a carico di Giovanni Padovani. "È stata fatta giustizia, ringrazio questa Corte, oggi è stato un giorno difficile. Padovani non ha avuto rispetto nemmeno oggi per mia sorella, perché non si possono dire quelle cose che ha detto, ovvero che ‘vive due vite' la sua e quella di mia sorella. Mia sorella non c'è più. Io chiedo solo giustizia, come oggi è stato fatto" ha dichiarato infatti tra le lacrime Stefania Matteuzzi, la sorella di Alessandra, dopo la sentenza d'appello che ha confermato l'ergastolo per l'ex fidanzato della 56enne. Il riferimento di Stefania Matteuzzi è alle parole dette in aula stamattina da Padovani, che ha detto di amare ancora Alessandra, di esserne ossessionato, e di continuare ad andare avanti solo grazie alla forza che gli dà Alessandra.

26 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views