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Alessandra Matteuzzi uccisa a Bologna, ultime news

“Alessandra Matteuzzi annientata prima di essere uccisa”, chiesto l’ergastolo per Giovanni Padovani

Nel processo a carico di Padovani, presente anche oggi in Aula davanti alla Corte d’Assise di Bologna, l’accusa ha chiesto la massima pena dell’ergastolo per il femminicidio di Alessandra Matteuzzi. “Nel loro rapporto non c’è nulla che abbia a che fare con l’amore o con altri sentimenti positivi. Padovani in realtà disprezzava Matteuzzi” ha sostenuto la pm.
A cura di Antonio Palma
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Alessandra Matteuzzi e Giovanni Padovani
Alessandra Matteuzzi e Giovanni Padovani
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"Alessandra Matteuzzi è stata annientata, Padovani l'ha uccisa ancor prima di toglierle la vita” sono le pesantissime parole con le quali oggi la pm Lucia Russo ha chiesto la massima pena dell’ergastolo per Giovanni Padovani, l'ex calciatore accusato del femminicidio avvenuto a Bologna il 23 agosto del 2022. Una requisitoria durissima contro il 28enne reo confesso del delitto il cui comportamento, secondo la procura di Bologna, non merita alcun tipo di attenuanti generiche.

“Alessandra Matteuzzi è stata uccisa ancora prima che le venisse massacrato il cranio, a calci, pugni, martellate e colpi di panchina" ha scandito la pm, ricordando tutte le vessazioni che l’uomo aveva messo in atto nei confronti della sua ex durante e dopo la loro relazione, fino a quella terribile in cui si è presentato sotto casa della vittima a Bologna, uccidendola barbaramente.

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"Padovani considerava Matteuzzi come una sua proprietà"

All’uomo, presente anche oggi in Aula davanti alla Corte d'Assise di Bologna, vengono contestati anche lo stalking e le aggravanti del vincolo del legame affettivo, i motivi abietti e la premeditazione dell’omicidio. "Padovani era ossessionato dalla gelosia. Padovani considerava la Matteuzzi come una sua proprietà, una sua appartenenza, la sottoponeva a vincoli. Nel loro rapporto non c'è nulla che abbia a che fare con l'amore o con altri sentimenti positivi. Padovani in realtà disprezza la Matteuzzi, la disprezza profondamente. Anche di fronte al corpo senza vita di Alessandra, la insulta" ha sottolineato ancora la pm Russo.

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Le ricerche e i messaggi di Padovani prima del femminicidio

Al centro delle accuse anche le ricerche di Padovani e i messaggi che per l’accusa sono prove inconfutabili delle intenzioni assassine dell’uomo. Come ha ricordato la pm, tra le ricerche su internet frasi chiave come "stalking e violenza donne quanti anni di reclusione”, “che pena c'è per uccidere una donna”, “dove colpire una donna”, “si può usare il cellulare in carcere” ma anche “Stati dove non c'è la pena di morte, Stati dove non vale la legge italiana".

"Padovani già da molte settimane prima dell'omicidio aveva in testa che la Matteuzzi doveva essere uccisa, doveva pagare", ha detto ancora Russo, ricordando i messaggi inviati agli amici prima del delitto in cui diceva "Io pagherò, ma lei paga", ma anche “dite che soffrivo”.

Processo Matteuzzi, le prossime udienze

Il processo a carico di Giovanni Padovani per il femminicidio di Alessandra Matteuzzi proseguirà il 22 gennaio prossimo con una nuova udienza in cui sono previsti gli interventi di parte civile e del difensore dell'imputato. Dopo la tesi della infermità mentale smentita da una perizia psichiatrica, la difesa ora punta ad evitare le aggravanti, come appunto la premeditazione del delitto, e a ottenere invece le attenuanti generiche.

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