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Alberto Stasi può trovare lavoro fuori dal carcere, la mamma di Chiara Poggi: “Troppo presto”

A 14 anni anni dall’omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto del 2007, Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere, potrebbe trovare lavoro fuori. Il commercialista e studente della Bocconi, allora fidanzato di Chiara, sta scontando la sua pena nel carcere di Bollate dove è recluso dal 12 dicembre 2015.
A cura di Chiara Ammendola
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Alberto Stasi è pronto a cercare lavoro fuori dal carcere. A 14 anni dall'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007, per il quale è stato condannato il 12 dicembre 2005 a 16 anni di carcere, l'ex studente di Economia che sta scontando la sua pena nel carcere di Bollate potrebbe uscire presto. Stando a quanto si apprende infatti Stasi vorrebbe essere ammesso, com'è suo diritto, al lavoro esterno al carcere.

La conferma arriva dall'avvocato Laura Panciroli: "I tempi sono maturi per la richiesta di lavoro all'esterno – spiega il legale – è nei termini di legge per essere ammesso, ovviamente dopo la necessaria valutazione del Tribunale della Sorveglianza. Ci stiamo attivando su questo, anche se non è facile trovare una soluzione con le caratteristiche giuste. Ci vuole un datore di lavoro motivato vista l'attenzione mediatica su questa vicenda. Una soluzione che sia rispettosa per lui e per chi lavorerebbe con lui".

La notizia è stata accolta con sorpresa dalla famiglia di Chiara Poggi che ha parlato di una decisione prematura. "Cosa vuole che le dica? Se la legge lo prevede noi non possiamo dire niente – ha spiegato a Corsera la mamma della giovane studentessa di Garlasco uccisa a 26 anni – certo, come mamma resto un po’ così… Insomma: forse è un po’ prestino… però se la legge è questa… La legge è sempre attenta al recupero di queste persone, a concedere loro dei benefici, ma è poco attenta a noi che siamo dall’altra parte. Noi siamo le vittime e le assicuro che le vittime non sentono la stessa attenzione da parte della giustizia. In ogni caso, ripeto: sono dispiaciuta ma se le regole sono queste…". Solo lo scorso la Cassazione ha respinto l’istanza presentata da Alberto Stasi per la revisione del processo.

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