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Alba, “Paga o rivelo la tua infedeltà”: receptionist ricattava clienti di un hotel

La donna chiedeva somme di denaro agli avventori che usavano l’albergo per incontri clandestini. Il prezzo del silenzio andava dai 500 ai 1500 euro.
A cura di C. T.
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La receptionist di un albergo di Alba, in provincia di Cuneo, è stata arrestata per estorsione e minacce su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Asti su richiesta della procura. La donna, di origine rumena, utilizzava le informazioni personali acquisite con il suo lavoro per ricattare i clienti dell'hotel. Attraverso i documenti lasciati in reception per poter prendere le camere, prendeva nome e generalità degli ospiti dell'albergo, spesso frequentato da notabili della cittadina piemontese. Alcuni di questi utilizzavano le stanze dell'hotel per incontri amorosi clandestini nascosti alle famiglie. La receptionist non si faceva sfuggire questo dettaglio: annotava nomi, cognomi e contatti e poi, una volta conclusasi la permanenza dei clienti, li chiamava chiedendo soldi in cambio del suo silenzio. Altrimenti, avrebbe divulgato tutto sui social network. Insomma, "Pagami, o dico tutto a tua moglie", diceva la donna che sosteneva di avere prove certe dell'infedeltà delle vittime.

Le somme chieste variavano in base al presunto tenore di vita dell'avventore dell'hotel. Si andava dai 500 ai 1500 euro per non rivelare su Facebook le storie dei loro incontri clandestini. La donna era oramai abilissima, tanto che l'attività era diventata fonte quasi di un secondo stipendio. Tutto è filato liscio fino a quando un cliente non ha deciso di rivolgersi ai carabinieri di Alba, che hanno fatto scattare le indagini. I militari hanno arrestato la receptionist, che ora si trova nel carcere di Asti. Le investigazioni hanno fatto emergee anche due complici tunisini che avrebbero aiutato la donna, ancora non è ben chiaro a che titolo. Il sospetto è che i due facessero da tramite nelle richieste di denaro e avessero un ruolo nel reperimento delle prove dell’infedeltà delle vittime.

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