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L'omicidio di Elisa Claps

Al via il processo Claps. La mamma di Elisa: “Restivo deve marcire in carcere”

È in corso a Salerno il dibattimento per l’omicidio della giovane Elisa Claps, uccisa il 12 settembre del 1993 a Potenza quando aveva solo 16 anni. In primo grado è stato condannato a 30 anni Danilo Restivo, giunto in Italia dall’Inghilterra per ribadire la sua innocenza.
A cura di Susanna Picone
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È in corso a Salerno il dibattimento per l’omicidio della giovane Elisa Claps, uccisa il 12 settembre del 1993 a Potenza quando aveva solo 16 anni. In primo grado è stato condannato a 30 anni Danilo Restivo, giunto in Italia dall’Inghilterra per ribadire la sua innocenza.
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Al via a Salerno il processo d’appello per l’omicidio di Elisa Claps, la 16enne uccisa il 12 settembre del 1993 e i cui resti sono stati ritrovati solo tre anni fa nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità a Potenza. Per questo delitto in primo grado è stato condannato con il rito abbreviato Danilo Restivo, unico imputato per l’omicidio di Elisa e detenuto in Inghilterra per un altro crimine. Restivo è arrivato in Italia qualche giorno fa proprio per poter partecipare al processo dinanzi alla corte d’appello di Salerno. È in aula insieme alla mamma di Elisa, Filomena Iemma Claps: non è la prima volta che i due si trovano nello stesso tribunale. Era infatti già successo in Inghilterra per l’omicidio della sarta Heather Barnett. La donna ha posto sul banco una foto della figlia, rivolta verso Restivo. L’anziana mamma di Elisa ha voluto sedersi proprio a fianco al gabbiotto dove è sistemato l’imputato: “Lui l’ha guardata con la coda dell’occhio”, ha detto la signora secondo la quale Restivo “deve marcire in carcere”. Lui, in aula con un jeans e un maglioncino azzurro, è apparso tranquillo quando ha incontrato i suoi legali.

Restivo parlerà per ribadire la sua innocenza – L’imputato ribadisce la sua innocenza, Restivo ha infatti sempre sostenuto di non aver ucciso Elisa Claps. La famiglia della giovane, invece, è certa della sua colpevolezza e si aspetta che il processo chiarisca perché sono stati necessari ben 17 anni per trovare i resti della studentessa. Giuliana Scarpetta, avvocato della famiglia Claps, si è detta “ansiosa” di incontrare Restivo: “Vorrei che dicesse la verità su tutto. Soprattutto sulle coperture, perché sull’omicidio e le modalità è tutto fin troppo chiaro, non c’è più nulla da chiarire. Ci deve dare nomi e cognomi di chi l’ha coperto”. Prima del processo il fratello della vittima ha fatto riferimento alle dichiarazioni di Restivo riguardo il fatto che Elisa fosse una sua amica: “Una dichiarazione vergognosa, che ci lascia tanta amarezza”. L’avvocato dell’imputato, intanto, ha dichiarato che Restivo risponderà a tutte le domande per ribadire la sua innocenza. “Danilo Restivo farà sentire la sua voce in tribunale, ma non oggi”, così la sua difesa.

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