Al ristorante nonostante il Dpcm: arrivano i carabinieri, clienti si nascondono sotto i tavoli
Sono andati al ristorante nonostante la chiusura stabilita per fermare il contagio anti Coronavirus. Una volta arrivati i controlli, hanno cercato di nascondersi nel bagno del locale e sotto i tavoli. E' successo a Cosenza, dove i carabinieri sono intervenuti in un noto ristorante del centro cittadino, all'interno del quale si trovavano degli avventori seduti ai tavoli, nonostante le ristrettezze dettate dalla pandemia. Erano infatti arrivate diverse segnalazioni riguardo il fatto che il ristorante fosse aperto, in attività e per di più in orario da coprifuoco. All'arrivo della pattuglia, i clienti presenti, 9 persone in tutto, hanno cercato di nascondersi sotto i tavoli e anche nei bagni, ma invano.
I militari a quel punto li hanno identificati e li hanno sanzionati, ciascuno con una multa di 400 euro, riducibile a 280 euro se pagata entro 5 giorni. La motivazione è la violazione del dpcm del 2 marzo scorso. Al proprietario del locale, invece, è stata elevata una sanzione di 800 euro. Avanzata anche la proposta per la sospensione dell'attività del ristorante. Non è la prima volta che si verificano episodi del genere. Solo un paio di settimane fa era scattata la chiusura per un giorno e una multa da 400 euro per due ristoranti, scoperti nella zona di Firenze dalla polizia municipale aperti nonostante il divieto previsto dalle misure legate all’emergenza sanitaria. Per non parlare delle feste private in casa. La scorsa settimana i militari del Nucleo Radiomobile sono intervenuti in via Andrea Appiani a Milano, appena passata in zona rossa, dove era stata segnalata una festa in un appartamento. Sul posto sono state identificate 21 persone, studenti di età compresa tra i 20 e i 24 anni, che sono state sanzionate per la violazione delle norme anti covid. Poi, in corso Vercelli, dove 6 persone, tutti trentenni, avevano organizzato una cena. Anche in questo caso, sanzionati in violazione della normativa Covid-19.