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“Al Qaeda voleva uccidere Papa Francesco nelle Filippine”

Il gruppo terroristico avrebbe voluto assassinare Papa Francesco durante la sua recente visita pastorale nelle Filippine. Lo ha detto Getulio Napenas, direttore della polizia filippina ed ex capo delle teste di cuoio locali.
A cura di Susanna Picone
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Al Qaeda voleva uccidere Papa Francesco durante la sua recente visita pastorale nelle Filippine. A parlare dell’attentato progettato contro il Pontefice è stato Getulio Napenas, direttore della polizia filippina ed ex capo delle teste di cuoio locali, nel corso di un’audizione davanti al Senato di Manila citata dal quotidiano “Inquirer”. Avrebbero voluto assassinare il Pontefice i militanti di Jemaah Islamiyah, diramazione di al-Qaeda nel Sud-Est asiatico considerata artefice di alcune tra le stragi più sanguinose perpetrate nella regione. Secondo la polizia per raggiungere l'obiettivo Al Qaeda era pronta a servirsi del terrorista malese Marwan, nome di battaglia di Zulkifli bin Abdhir, un esperto artificiere che prestava i propri servigi a numerose organizzazioni della galassia jihadista. Una bomba fabbricata da Marwan sarebbe dovuta esplodere al passaggio di Papa Francesco nel centro storico della capitale filippina il 18 gennaio, il giorno prima della partenza di Bergoglio per Roma. Il punto prescelto era via Kalaw, lungo il percorso verso il parco Rizal, dove sarebbe poi stata celebrata la messa cui presenziarono circa sette milioni di fedeli.

Il terrorista poi ucciso in un blitz – L'alto ufficiale non ha spiegato le ragioni per cui il complotto contro il Papa non sarebbe stato portato a compimento, ma al tempo stesso ha insistito sulla sua veridicità. Una settimana dopo Marwan sarebbe stato eliminato nel corso di un'operazione delle forze speciali, costata la vita tra gli altri anche a 44 loro agenti e per questo oggetto di un'inchiesta parlamentare. Un’operazione condotta nella giungla dell'isola di Mindanao, nel sud dell'arcipelago, dove il terrorista si era nascosto fin dal 2003 sotto la protezione di jihadisti fuoriusciti dal Fronte di Liberazione Moro. L'uccisione dell'estremista è stata confermata dall'Fbi anche se in realtà questi era già stato dato per morto altre volte in passato.

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