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“Aiutaci ad aiutare”, Soccorso Alpino chiede sostegno per le vittime dell’elicottero

Il Corpo nazionale del Soccorso Alpino ha chiesto di contribuire ad un fondo creato per sostenere i familiari delle vittime che erano sull’elicottero di soccorso a Campo Felice in Abruzzo: “I nostri iscritti sono volontari che dedicano gran parte del loro tempo per essere d’aiuto a chi ne ha bisogno”
A cura di Antonio Palma
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"Ciò che facciamo per noi stessi muore con noi. Ciò che abbiamo fatto per gli altri resta per sempre", con questa frase di Harvey B. Mackay il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto a tutti gli italiani di contribuire economicamente al sostegno dei familiari delle vittime del terribile incidente dell'elicottero del 118 schiantatosi a Campo Felice, in Abruzzo, durante una operazione di soccorso in montagna. "Desideriamo fare qualcosa di concreto per essere accanto a tutte le famiglie delle vittime che hanno perso la vita nell’incidente del 24 gennaio 2017" spiegano dal CNSAS chiedendo di contribuire al fondo di solidarietà per le vittime della tragedia istituito dall'ente che sarà destinato anche ai familiari delle vittime non appartenenti al Corpo,  compreso il ferito trasportato.

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Nell'incidente sono morte sei persone: Valter Bucci, 57enne medico rianimatore, Davide De Carolis, 39enne tecnico di elisoccorso, e Mario Matrella, 42enne tecnico di soccorso alpino e speleologico, tutti e tre soccorritori del CNSAS. Le altre vittime sono il pilota di INAER Gianmarco Zavoli, di 46 anni, l’infermiere Giuseppe Serpetti, di 60 anni, e il ferito trasportato, il 50enne Ettore Palanca.

"Bucci e De Carolis avevano appena fatto ritorno come volontari del CNSAS dalle operazioni di Farindola, all’Hotel Rigopiano. Le loro famiglie in questi giorni hanno dovuto affrontare le scosse di terremoto, i disagi causati da nevicate eccezionali e ora anche il lutto per la perdita dei propri cari" sottolineando dal CNSAS, per questo "non lasciamoli soli: esiste un fondo di solidarietà, istituito dal CNSAS, per le vittime e i feriti del Soccorso alpino e speleologico e le loro famiglie, già utilizzato nel corso degli ultimi anni in altre drammatiche occasioni, come per l’incidente durante una missione dell’elicottero del Suem 118 di Pieve di Cadore (BL) e in Val Lasties sul Pordoi (TN)".  "I nostri iscritti sono volontari che dedicano gran parte del loro tempo per essere d’aiuto a chi ne ha bisogno" hanno ricordato dal Soccorso Alpino, concludendo: "Il contributo concreto con una donazione, anche minima, può essere di grande aiuto".

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