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Agrigento, meccanico uccide il socio a coltellate e si costituisce

Dopo una lite, scaturita forse per tensioni economiche, G. R. ha inferto decine di colpi a Giuseppe Mattina. Dopo l’omicidio l’uomo è andato a Palermo con l’intenzione di alloggiare dai parenti, ma all’alba si è costituito.
A cura di Redazione
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Una lite, un omicidio, la fuga e poi l'ammissione di colpevolezza. Nella tarda serata di venerdì 5 maggio, G. R., di 29 anni, avrebbe ucciso con decine di coltellate il socio in affari Giuseppe Mattina, di 39 anni. I due gestivano un'officina meccanica nella zona di San Benedetto a Siracusa e proprio sul luogo di lavoro si è consumato l'omicidio. All'origine del crimine vi è una lite sorta per motivi ancora da accertare. Dopo aver colpito il socio e averlo lasciato in una pozza di sangue, l'assassino è salito a bordo di un furgoncino con l'intenzione di andare dai parenti a Palermo.

Nel capoluogo siciliano, il ventinovenne ha cambiato idea e all'alba, ancora sporco di sangue, ha deciso di costituirsi nel commissariato di Brancaccio prima che fosse scoperto il corpo senza vita del socio. L'uomo è stato sottoposto a stato di fermo, mentre ad Agrigento gli agenti di polizia, coadiuvati dai Vigili del fuoco, hanno accertato la presenza del cadavere nell'officina. Secondo alcune fonti locali, il litigio sarebbe sorto per un debito. Negli ultimi tempi, infatti, sembra che le tensioni tra i due fossero cresciute proprio per motivi economici.

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