Agrigento. Falciato dalla benna della ruspa: Michele, operaio, muore mentre lavora

Un altro tragico incidente sul lavoro: un operaio ventisettenne, Michele Lumia, è morto mentre stava effettuando, assieme ad altri colleghi, dei lavori edili nei pressi di un caseggiato rurale nelle campagne di Palma di Montechiaro (provincia di Agrigento). Michele, insieme ad altri operai, stava eseguendo dei lavori all’esterno del podere e avrebbe dovuto realizzare una buca nel terreno con l’ausilio di una ruspa manovrata da un altro operaio. Quest’ultimo – secondo la primissima ricostruzione – non si sarebbe accorto del collega che si trovava nel raggio d’azione dell’escavatore e con una manovra repentina ha colpito con la benna lo sfortunato 27enne, travolgendolo. Il ragazzo è stato subito soccorso, poi la corsa verso l’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata dove, tuttavia, Michele Lumia è giunto cadavere. Dolore e strazio nel nosocomio dove sono arrivati numerosi i parenti della vittima, informati delle tragedia. Per meglio chiarire i dettagli della vicenda stanno già lavorando Polizia e Carabinieri. L’area del cantiere è stata sequestrata.
Solo qualche giorno fa Giulio Albanese, 65 anni, è rimasto schiacciato da uno dei nastri che, nello scalo portuale di Porto Empedocle, trasportano il sale della miniera Italkali dai container alle navi. Non c’è nessuna dubbio che si sia trattato di un tragico incidente ma, guardando al nome della vittima, ovviamente gli inquirenti hanno voluto vederci chiaro: Albanese era un ex collaboratore di giustizia, “picciotto” di Cosa Nostra, sottoposto al programma speciale di protezione fino al 2016.