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Agrigento, arrestato per estorsione l’ambientalista Giuseppe Arnone: colto in flagrante

Il noto legale sarebbe stato sorpreso mentre intascava un assegno che aveva chiesto ad una collega in cambio del suo silenzio su una pregressa vicenda giudiziaria.
A cura di A. P.
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Arresto a sorpresa questa mattina da parte della Squadra Mobile di Agrigento. In manette infatti è finito l’avvocato Giuseppe Arnone, 56enne noto nell’Agrigentino per le sue le sue storiche campagne mediatiche e le battaglie ambientaliste ante litteram, ora accusato di estorsione. Arnone, che è stato il simbolo di Legambiente ad Agrigento per tanti anni ma anche consigliere comunale, candidato sindaco e presidente del Consiglio comunale di Agrigento, sarebbe stato fermato in flagranza di reato mentre intascava i soldi chiesti a una sua collega, l’avvocato Francesca Picone.

Un assegno da decine di migliaia di euro che l'uomo avrebbe chiesto alla collega per non alzare altro clamore mediatico su una pregressa vicenda giudiziaria che la riguardava. La donna infatti era stata denunciata da alcuni suoi ex clienti, poi passati ad Arnone, per alcune irregolarità che avrebbe commesso nel patrocinio. Proprio sulla vicenda infatti Arnone aveva sollevato un grande polverone nei giorni scorsi denunciando che a una sua attuale cliente erano stati chieste ulteriori somme di denaro rispetto alle parcelle già pagate. Per il suo silenzio l'avvocato avrebbe chiesto il pagamento di 50mila euro alla collega ma questa ha denunciato il ricatto alla squadra mobile che ha fatto scattare la trappola  concordando il pagamento delle prime due tranche con assegni da 14mila euro.

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