video suggerito
video suggerito

Agitu Gudeta violentata e uccisa in Trentino: condannato a 20 anni l’uomo che lavorava con lei

È stato condannato a 20 anni di carcere Suleiman Adams: il 29 dicembre 2020 uccise a Frassilongo, in Trentino, Agitu Ideo Gudeta. Adams era un aiutante della vittima e aveva confessato poche ore dopo il delitto.
A cura di Susanna Picone
676 CONDIVISIONI
Immagine

Al termine del procedimento con rito abbreviato il giudice Enrico Borrelli ha condannato a 20 anni di reclusione Suleiman Adams, 34 anni, autore del brutale omicidio di Agitu Ideo Gudeta. Suleiman Adam, all’epoca collaboratore di Agitu – era stato assunto come dipendente nel suo allevamento di capre – aveva confessato poche ore dopo il delitto. La pena inflitta al giovane ghanese, cui non sono state riconosciute neppure le attenuanti generiche, è stata superiore alla richiesta dell’accusa: il pm Giovanni Benelli, infatti, aveva chiesto una pena complessiva di 19 anni e 4 mesi, 15 per l'omicidio volontario e 4 anni e 4 mesi per il reato di violenza sessuale.

La pastora etiope venne uccisa a martellate il 29 dicembre del 2020 nella sua abitazione di Frassilongo, in valle dei Mocheni, in Trentino. Adams dovrà anche risarcire con 50.000 euro a testa i fratelli e la sorella dell’imprenditrice, che con la sua storia era diventata un simbolo di integrazione. Soddisfatti per la sentenza di condanna a 20 anni Andrea de Bertolini, Elena Biaggioni e Giovanni Guarini, avvocati di parte civile che rappresentano i familiari di Agitu: "Sono state riconosciute tutte le nostre richieste – ha detto l’avvocato Guarini – in particolare è stata rilevata la gravità della violenza sessuale”.

Immagine

La difesa del giovane ghanese ha puntato molto sul movente economico. Adams era emigrato in Italia per lavorare come bracciante agricolo e dopo aver lavorato in Calabria e in Liguria era arrivato in Trentino: "Da due mesi e mezzo non riceveva lo stipendio, circa 2.000 euro, come dimostrano anche i movimenti bancari", ha detto l’avvocato dell’imputato in aula, ricordando come quei soldi gli servivano per mantenere i quattro figli e altri familiari nel paese natale. Secondo la difesa, i mancati pagamenti lo avevano spinto a uccidere.

676 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views